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POTENZA – « La procedura per la raccolta delle firme per la lista regionale “Basilicata 2.0”, sostenuta dalla Sel e da una lista civica per le elezioni regionali in programma in Basilicata a novembre è assolutamente regolare».
Lo hanno sostenuto ieri in una nota ufficiale i rappresentanti di Sinistra ecologia e libertà che hanno risposto quindi alla denuncia presentata dai Radicali sul presunto reato di “falso ideologico” che sarebbe stato commesso nella composizione e nella presentazione dei documenti nel tribunale di Matera.
Nella denuncia presentata, tre dei candidati Radicali in Basilicata – Marco Pannella, Sergio D’Elia e Maurizio Bolognetti – fanno riferimento a una conversazione registrata a Matera, da cui emergerebbe che l’ufficialità della candidatura a governatore di Maria Murante presentata per il listino ‘”Basilicata 2.0” sarebbe avvenuta dopo la raccolta delle firme: quindi i firmatari avrebbero sostenuto un candidato diverso (il giudice della Corte dell’Aja Silvana Arbia) o hanno firmato “in bianco” i documenti.
Non si è fatta attendere la durissima reazione della Sel di Basilicata che sempre nella nota ufficiale hanno replicato: «La raccolta delle firme è stata promossa prima del 19 ottobre» (termine ultimo per la presentazione delle liste) e «l’accettazione della candidatura ben può avvenire successivamente alla raccolta delle sottoscrizioni».
Nella nota diffusa ieri da Sinistra ecologia e libertà si legge ancora che «la lista regionale è stata depositata regolarmente tanto è vero che non risultano essere stati presentati ricorsi avverso la sua ammissione».
Insomma per i dirigenti di Sel «questione è infondata».
E i Radicali, per i rappresentanti del partito di Nichi Vendola «hanno più sottoscrizioni che voti, tant’è che non sono neppure riusciti a rinvenire candidati in regione».
Insomma è polemica aperta anche sulla candidata governatrice dei radicali (l’ex deputata Elisabetta Zamparutti) che non sarebbe lucana.
La nota della Sel quindi si chiude con la citazione di Fabrizio De Andrè: «E’ sempre vero che dispensa buoni consigli chi non può più dare il cattivo esempio».
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