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POTENZA – Ci sono degli aggettivi a cui il Movimento Cinque stelle tiene particolarmente. “Alternativi” è uno di quelli. Perché prima di ogni altra cosa i “candidati portavoce” vogliono che i cittadini sappiano che tra loro e i politici di professione non c’è niente in comune. Non c’è nel linguaggio, nelle proposte e negli strumenti. «I partiti usano il concetto di rappresentanza – spiegano – noi quello di partecipazione diretta, cosa che avviene attraverso la rete».
Ieri mattina, all’interno della libreria Ubik, i nomi sulle liste di Potenza e Matera si sono trasformati in volti. Al centro, attorniato dalla sua squadra, il candidato presidente Piernicola Pedicini, fondatore del Meetup di Rionero in Vulture. Sempre attraverso la rete si sono tenute le elezioni: «non le primarie, che costringono a scegliere tra due nomi, noi lasciamo libera scelta e crediamo che questo sia il metodo davvero democratico». E anche se la rete aveva scelto Giuseppe Di Bello, le regole sono regole: la condanna del tenente ha decretato la sua espulsione e la candidatura di Pedicini, esperto di Fisica medica al Crob di Rionero.
Giovani – l’età media è 42/43 anni – tutti provenienti dalla società civile. «Sono ancora poche le donne – ammette Pedicini – ma solo perchè in poche qui in Basilicata si sono avvicinate al movimento. Però quelle poche hanno ottenuto ottimi risultati ed è per questo che invitiamo le donne ad avvicinarsi sempre più numerose».
Poi ci sono i principi, che si racchiudono in alcune precise parole: «altruismo, rispetto e dignità». Una specie di formula magica dal quale far scaturire «il riscatto vero dei cittadini lucani». Cittadini che negli ultimi anni, «dimenticando le loro caratteristiche di popolo ribelle, hanno smesso di combattere».
Riscatto e rispetto che si possono ottenere attraverso «un reddito minimo di dignità e il lavoro».
Tra i “portavoce candidati” ci sono sindacalisti, piccoli imprenditori, agricoltori: «persone che sanno cosa significa non riuscire ad arrivare alla fine del mese, non riuscire a pagare le bollette. Persone che hanno visto tante delle nostre piccole imprese morire».
Gente normale «che ci crede davvero in questa nostra regione, che è troppo bella per essere sporcata così come è stato fatto in questi anni dal centrosinistra e dagli altri partiti, rispetto ai quali noi ci presentiamo come alternativa».
E lo slogan, “RAgione Basilicata”, si spiega proprio così, «per noi questa è una ragione di vita, perché questa è la terra nella quale vogliamo far crescere i nostri figli. E vogliamo che questo diamante grezzo non venga più fatto a pezzi dalle varie compagnie petrolifere o da quelli che sfruttano le nostre acque».
Come riuscirci concretamente? «Con provvedimenti coraggiosi – spiega Pedicini – e uno dei primi sarà l’introduzione del reddito minimo di dignità». Poi si dovrà pensare «a una moratoria vera contro nuove estrazioni petrolifere». E soprattutto si dovranno sostenere concretamente le piccole e medie imprese locali. E saranno gli stessi “candidati portavoce” a farlo, con un fondo ad hoc – come è stato già fatto in Sicilia – in cui confluirà una parte dei loro stipendi. Ma bisognerà guardare anche con maggiore attenzione all’agricoltura, «un settore sempre abbandonato ma fondamentale in Basilicata».
E poi si dovranno tagliare i tanti sprechi: «Elimineremo le consulenze esterne in particolare. Perchè all’interno degli enti spesso ci sono le stesse competenze». E poi via le dirigenze “superflue”: per esempio perchè tre o quattro enti che si occupano della gestione delle acque? «Ovviamente per alimentare un sistema di clientelismo e per moltiplicare i dirigenti. Accorpando si pagherebbe anche meno di fitto delle sedi e spese annesse».
E se il Movimento cinque stelle non dovesse vincere le elezioni? «Si valuterebbe di volta in volta le proposte presentate dal governo regionale: non siamo sciocchi – ha aggiunto Pedicini – se riterremo le proposte valide per la nostra terra, le sosterremo».
Infine il capitolo Grillo: verrà in Basilicata, come si era detto nei mesi scorsi? «Verrà sicuramente in Basilicata: nei prossimi giorni incontrerò a Milano lui e Gianroberto Casaleggio per definire il programma».
a.giacummo@luedi.it
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