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Sono andata avanti a lungo, nel Tribunale di Potenza, le procedure per la presentazione delle liste per le prossime elezioni regionali in programma in Basilicata il 17 e 18 novembre: quasi tutte le sigle hanno presentato la documentazione poco prima dell’orario di chiusura degli uffici (previsto alle ore 12).
Ci sono stati diversi momenti di tensione ed è servito l’intervento della polizia a calmare toni e animi. Quando si è diffusa la voce della mancanza di un atto nelle documentazione a sostegno della lista “Pittella presidente”, una delle liste del centrosinistra, alcuni uomini del centrodestra si sono irrigiditi nel controllo perché non entrassero «altre carte» nell’ufficio provinciale della Corte d’Appello dove si svolgevano le procedure.
A lungo nel tribunale si è registrato un clima surreale: lo scontro si è sviluppato su toni duri, allusioni, denunce. Il rappresentate di lista della Sel, Valentino Sarli, ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Una dei candidati delle liste La Destra/Fiamma Tricolore, Mariolina Camardese, ha presentato una denuncia in cui spiegava di aver sentito dichiarare che l’atto principale della lista “Pittella presidente” mancava nel plico. Ernesto Navazio, di Scelta civica, ha fatto mettere a verbale, invece, la richiesta di controllare tutta la documentazione presentata in mattinata.
Bisognerà aspettare ancora un po’ per avere il quadro ufficiale delle liste ammesse (al momento una commissione composta da magistrati sta valutando tutte le documentazioni presentate). In Corte d’Appello sono state presentate nove liste regionali (chiamate “listini”) e una ventina di simboli per le liste circoscrizionali.
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