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POTENZA – Sono ore febbrili per la politica lucana. Entro sabato prossimo tutti i giochi elettorali devono essere chiusi. Scadono i termini per la presentazione delle liste per le elezioni regionali. E in questi giorni si stanno facendo davvero gli straordinari. La chiusura dei giochi avvenuta nel Pd solo domenica scorsa ovviamente ha ristretto i tempi.

E come per un effetto domino anche tutte le altre partite esterne al Pd hanno “sofferto” del ritardo imposto dal maggior partito della coalizione di centrosinistra. In effetti a un certo punto pareva che i centrosinistra potessero essere addirittura due. E a guardare la questione in maniera interessata non c’erano solo i partiti tradizionalmente dello stesso centrosinistra. Un Marcello Pittella in “guerra” contro il suo stesso Pd avrebbe aperto scenari inediti in cui anche alleanze “strane” non erano certamente impossibili. Ma poi è andata diversamente. C’è stata l’intesa tra il vincitore delle Primarie del 22 settembre scorso e la maggioranza del Partito democratico di Basilicata e quindi tutto è rientrato nella normalità. Di fatto però anche il centrodestra e il centro aspettavano di capire cosa accadeva nell’altro campo prima di prendere decisioni definitive.

Insomma la giostra è partita realmente solo da lunedì scorso e quindi ora è diventata una sorta di corsa contro il tempo. A tutti i livelli. E in tutti i partiti. Il quadro del centrodestra viene descritto qui. In molti casi si cerca ancora il candidato governatore. Diversa la questione dentro il centrosinistra. Le riunioni del tavolo continuano a oltranza. Intorno a Marcello Pittella ora c’è da costruire una corazzata. Come avvenne nel 2005 e nel 2010 con Vito de Filippo candidato. Ma i tempi sono cambiati. C’è da fare i conti con l’antipolitica e con i grillini in primis che si affacciano per la prima volta alle elezioni regionali lucane. In più c’è da miscelare le indicazioni emerse dalla Direzione del Pd e cioè rinnovamento totale rispetto al Consiglio regionale uscente con la necessità di trovare i soliti equilibri. In tutto questo mentre i partiti sono impegnati già nella raccolta firma per le liste e nell’individuazione dei candidati “migliori” c’è marcello Pittella che sta lavorando direttamente alla definizione della lista del presidente. A quanto pare dovrebbero entrarci alcuni sindaci, Mario Polese e probabilmente anche il montezemoliano, Carlo Glinni in rotta oramai con Scelta civica di Navazio e Di Maggio.

C’è poi tutta la vicenda relativa al listino e alla lista del Pd ufficiale. Diverse le presenza femminili nella lista democratica. E in più ci saranno anche i renziani che ieri sera si sono incontrati a Policoro. da quanto si è appreso ci dovrebbe essere un candidato in quota Renzi per Provincia. Ma i renziani chiedono che il listino non diventi il luogo degli accordi e del bilancino. Così ha anticipato Fausto De Maria sul web: «La prima cosa che chiediamo è che nel listino del centrosinistra o vengano messe persone della società civile che si sono distinte in Basilicata oppure azzerarlo con la candidature dei parlamentari come nel 2010».

Per il resto si continuano a fare gli stessi nomi per il listino: Nicola Benedetto, Piero Lacorazza, Livio Valvano e altri.

s.santoro@luedi.it

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