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POTENZA – Alla fine il passo in avanti Domenico Bronzino lo ha fatto alimentando, non a caso, l’impressione di un partito diviso tra la scelta di seguire il Pd oppure dare corso all’alleanza con il Pdl lucano. Perché ieri il coordinatore regionale di Scelta Civica ha incontrato il nuovo segretario regionale dei democratici, Vito De Filippo, per decidere quale sarà la strada da percorrere per le regionali. Un sentiero che forse i due partiti faranno insieme, anche se il dubbio resta. Resta perché la riunione a quanto pare ha dimostrato la volontà di un avvicinamento ma non ha prodotto nessun accordo ufficiale. Il 17 e 18 novembre prossimi, però, potrebbe essere che il gruppo di Mario Monti, almeno qui in Basilicata si metta assieme al Partito Democratico. Diciamo che, visto il poco tempo a disposizione, la riunione romana del partito sembra aver dato dei risultati. C’era da accelerare le decisioni, mettersi da qualche parte. E mentre Navazio continua ad essere uno dei andidati preferiti del centrodestra il coordinatore Bronzino ha deciso di aprire alla “concorrenza”.

In questa guerra di schieramenti almeno per ora a vincere è Bronzino, che già aveva incassato le critiche di Grande Sud e Fratelli d’Italia per non aver partecipato al tavolo operativo di qualche settimana fa. Per il coordinatore è bene, quindi, guardare a sinistra e aggiungere forze necessarie alla buona riuscita delle elezioni in Basilicata almeno per quanto riguarda il Pd, che si troverebbe con un ottimo alleato. E mentre si pensa Sel c’è ancora da capire quali sono i termini di questa alleanza. Diciamo che non c’è nulla di nuovo se non la definitiva attestazione di una vicinanza. Il confronto tra De Filippo e Bronzino si sarebbe mosso quasi tutto sulle posizioni programmatiche che sembrano soddisfare entrambe le parti. Questo non vuol dire, però, che non saranno necessari altri incontri. Un primo tassello è stato messo a posto, ora c’è a costruire il puzzle dei nomi. A questo punto l’ipotesi di Navazio come candidato presidente dovrebbe svanire, vista la vittoria di Pittella e questa cosa non è detto che piacerà al diretto interessato.

A livello nazionale Scelta Civica è ancora in fase valutativa, sta cercando di raccogliere a sé i dissidenti del Pdl non intenzionati a seguire Berlusconi nella nuova Forza Italia. Una presa di posizione così è ovvio che desta qualche problema. Il gioco delle alleanze, nonostante la linea, risulta sempre ballerino. Insomma, questa possibile alleanza non piace neanche tanto a Fratelli d’Italia. A parlare ieri è stato Giuseppe Giuzio, della costituente regionale di Fdi: «Scelta Civica e Partito Democratico – dice – hanno concordato sulla necessità di proseguire nel confronto per mettere a valore la comune volontà di offrire ai lucani scelte approfondite e condivise. E’ questo il succo dell’incontro tenutosi questa mattina tra De Filippo e Bronzino. Scelta Civica – continua Giuzio – ancora una volta, dimostra il suo strabismo o, quantomeno, di far finta di avere le idee confuse: manda uomini al tavolo di centro, firmando un documento dove proclama di essere equidistante dal Pd e da Fi, poi si accorda con chi ha contribuito a costruire il sistema Basilicata. Il peggio della vecchia politica incarnato da un partito ormai allo stremo delle forze che – pur di non scomparire – scende a patti con quel centro sinistra che fino ad ieri, qualcuno, anche fuori dai denti, non ha esitato a definire il male assoluto per la Basilicata».

Eppure l’incontro di ieri racconta ben altre speranze, racconta di «incoraggianti punti di confronto – così come si legge nella nota ufficiale diramata dal partito Democratico – che non esauriscono, tuttavia, le necessità di approfondimento. Tanto il segretario del Pd che il coordinatore di Scelta Civica – si legge ancora tra le righe – hanno concordato sulla necessità di proseguire nel confronto su una strada che possa mettere a valore la comune volontà di offrire ai lucani scelte approfondite e condivise».

C’è qualcosa ma non è definitiva. E Scelta Civica rischia ancora di rimanere fin troppo indietro, visti i tempi strettissimi. Per ora il Pd sta giocando una carta strategica, ma la linea dei moderati montiani risulta essere ancora stranamente ostica. Il che ribadisce la strategicità del partito per il buon esito delle regionali. Non è un vero e proprio matrimonio ma il confronto è aperto. Il centrodestra è avvisato.

v.panettieri@luedi.it

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