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POTENZA – Un De Filippo sicuramente più alleggerito. In vena di battute addirittura. Ma che durante la conferenza di fine legislatura (in anticipo di due anni e mezzo) vuole parlare da governatore uscente e non da segretario regionale del Pd. Lo dice ai giornalisti: «Sò che il fatto che ho due ruoli induce al fuoco incrociato. Ma preferirei parlare della fine della legislatura».

Ma ovviamente non si può. Le domande tecnicamente sono sui 2 anni e mezzo passati. Ma gli scenari politici sono troppo “enormi” per restare nel recinto delle questioni amministrative. E poi al tavolo De Filippo non è solo. C’è l’assessore all’Agricoltura, Benedetto, che dopo aver illustrato i punti focali del settore Primario esce dallo sterrato e assicura in merito a una possibile ricandidatura: «In vita mia non ho mai lasciato le cose a metà. Se non mi ricandidassi lascerei una cosa a metà». Nicola Benedetto quindi esprime giudizi negativi anche sul fatto di non dover candidare gli uscenti del consiglio regionale. E quindi fa la liste di tutti gli indagati del Pd non consiglieri. Cita Bubbico, lo stesso De Filippo, Margiotta.

Un siparietto si crea invece tra De Filippo e Luca Braia. Lo innesca lo stesso De Filippo: «Io mi confondo sempre tra Braia e il ministro Brai. Può essere un buon auspicio. Braia probabilmente non sarà nelle liste del Pd ma potrà magari diventare ministro nel governo Letta bis».

Battuta che ha fatto diventare l’assessore democratico che ha sostenuto Marcello Pittella alle Primarie, scuro in volto.

Per il resto Braia non si è scomposto più di tanto e alla domanda diretta ha detto di volersi comunque ricandidare alle regionali.

Ovviamente il clima tra battute, stilettate dette con il sorriso non è sereno. Duro è stato in particolar modo l’assessore Roberto Falotico che per tutta la durata della conferenza non ha mai mostrato il sorriso e anzi ha lanciato critiche seppure velate a chi vuole imporre veti e paletti alle candidature.

In particolar modo Roberto Falotico non ha nemmeno voluto chiarire la propria volontà. Prendendo di mira il collega Martorano ha risposto:«Se non risponde lui non vedo perchè dovrei farlo io». Tutto questo senza un minimo accenno allo scherzo.

In precedenza comunque Martorano alla domanda del giornalista su una sua eventuale volontà a candidarsi (con De Filippo che detto: «Sentiamo la risposta che  vogliamo capire anche noi») ha spiegato di essersi impegnato nel ruolo di assessore alla sanit’ senza mai far nulla in prospettiva futura. Insomma una non risposta che non chiarisce molto. Anzi.

Per il resto non si sono contate le volte che De Filippo ha chiesto sintesi agli assessori perchè «mi aspettano alla riunione del  centrosinistra». E rivolgendosi a Braia: «C’è il ruo candidato delle Primarie».

sal.san.

s.santoro@luedi.it

 

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