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POTENZA – È indubbio che il caso Vespe, dopo la lettera inviata allo staff e resa pubblica da alcuni attivisti del Movimento 5 Stelle, ha rappresentato l’ennesimo punto di non ritorno del Movimento lucano. Ma c’è bisogno di non dimeticare che ancora oggi i pentastellati non hanno una lista certificata a livello nazionale e queste divisioni interne, come già successo in passato, rischiano di mettere a repentaglio la stessa possibilità di avere una lista alle regionali di novembre.
Pochi giorni fa Vito Petrocelli ha inviato la documentazione necessaria per ottenere la certificazione e ci si aspettava votazioni entro il 26, votazioni che invece non ci sono ancora state. Quella lista di nomi scelta nelle regionarie quindi ancora non ha nessun valore effettivo, si è ancora in attesa che lo staff nazionale controlli tutto e proceda alla certificazione. Solo dopo si potrà procedere al voto del candidato presidente alla Regione tra i nove che hanno dato disponibilità.
Vespe quindi, alla luce delle segnalazioni, sarà ancora candidato? Lo stesso vale per Di Bello, Ambrosini, Calia, Lasalandra. Tutti finiti nell’occhio del ciclone all’indomani delle elezioni e ognuno per un motivo diverso. Se si procede così, continuando ad inviare segnalazioni, è molto probabile che lo staff alzerà le mani e deciderà di non approvare nulla.
Le indicazioni sulla certificazione della lista ancora non sono arrivate ma i candidati fanno fatica anche a confrontarsi tra di loro. Domenica è previsto un incontro a Matera, un’assemblea regionale per parlarsi e fare in modo di fare uscire tutte le posizioni dei candidati. E poi ci sarebbe il presunto, perché ancora non chiaramente confermato, incontro che dovrebbe tenersi a Potenza il giorno dopo.
L’obiettivo sarebbe quello di lasciare ai cittadini la parola e fare in modo che la “graticola” dei candidati presidente la possano fare i diretti interessati. L’operazione ci sta, ma se non si dovesse proseguire la situazione sarebbe alquanto rischiosa.
La battaglia, purtroppo, resta ancora tutta interna e difficilmente riesce a spostarsi sugli argomenti (con buona pace del programma regionale). Diciamo che il Movimento adesso è in un limbo che gli permette di sfogare diversi istinti fin troppo sopiti.
v.panettieri@luedi.it
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