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POTENZA – Dice subito di essere «di casa» in Basilicata, Edmondo Cirielli. Vuoi per le origini lucane della moglie, vuoi per gli incarichi di commissario del partito lucano ai tempi di An. La Basilicata, a dirla tutta, fa parte anche dei grattacapi: è un pm lucano, Vincenzo Montemurro, oggi in servizio a Salerno, ad averlo messo sotto inchiesta per abuso d’ufficio, nella vicenda raccontata dalle cronaca come la “guerra delle tessere”, ai tempi della sfida con la Carfagna. «Coscienza a posto e rispetto della magistratura», ha detto da subito. Sereno.

In Basilicata, ieri, è tornato da coordinatore degli enti locali di Fratelli d’Italia. Ora è «il banco di prova importante». Perchè i risultati delle regionali lucani finiranno sui display nazionali e Fratelli d’Italia vuole continuare un percorso avviato in poco tempo «ma che – dà atto Cirielli ai locali – ha già raccolto entusiasmo e consenso». Con un buon risultato numerico già alle politiche.

«La linea politica, è chiaro – dice parlando a una sala piena di militanti, iscritti e nuovi dirigenti – la detta il livello locale, nessuna imposizione dall’alto. Noi siamo qui, a dare sostegno e supporto, ma non saremo un ostacolo, asseconderemo la territorialità». E l’organizzazione sul territorio di Fratelli d’Italia negli ultimi mesi si è tarata su un paio di posizioni precise: temi e morale, soprattutto.

Perché mentre continuano il toto-candidato e l’attesa su alleanza con il Pdl sì/no, su un paio di cose pare non abbiano intenzione di tornare indietro. Sul petrolio, per esempio: il memorandum, così com’è, non può essere considerato un buon risultato. Il candidato presidente? Rinnovamento, regola prima.  Dopo rimborsopoli, dice Cirielli, «la questione morale deve essere sempre al centro di tutto, e ognuno in casa propria deve sempre porsi delle asticelle».

Da qualche ora si dice che a Roma la dirigenza nazionale di Fratelli d’Italia stia spingendo molto per candidare nel ruolo di governatore Gianni Rosa, con il Pdl alleato. Il volto pulito, uscito indenne da rimborsopoli e riconosciuto come oppositore al sistema – questo il ragionamento – potrebbe essere un buon trascinamento per il centrodestra. «Davvero? Me lo state dicendo voi», risponde l’interessato.

«Fratelli d’Italia – riassume Cirielli – ha la capacità di una politica autonoma ed è radicata nel territorio. C’è la piena disponibilità a tutte le alleanze possibili per sconfiggere il centrosinistra e decenni di immobilismo, ma deve essere anche il Pdl a fare un atto di umiltà e a dimostrare che viene prima l’impegno per il territorio e poi le battaglie di parte».

s.lorusso@luedi.it

 

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