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POTENZA – Sono settantamila le schede predisposte per le Primarie di domenica 22 e saranno distribuite in 162 seggi per 250 sezioni totali. Una bella prova se si pensa alle 35mila schede registrate al secondo turno delle ultime Primarie. Il boom ci fu con Veltroni: 75mila schede circa, un numero che sembra improbabile in Basilicata. L’esercito del centrosinistra si è messo in moto giocando sui grandi numeri: ottocento volontari controlleranno sezioni e scrutini. E a proposito di seggi: alla fine Pittella l’ha spuntata, perché a Lauria saranno presenti due sezioni nella Sala Consiliare. Anche il posizionamento dei seggi è roba di strategia politica.
Siamo di fronte ad una macchina oliata al massimo e controllata dal nuovo segretario in persona, Vito De Filippo. Segretario che ieri, nella sede del Pd di Potenza, ha chiamato a raccolta tutti i protagonisti della vicenda: stiamo parlando dei segretari regionali dei partiti. Ed ecco quindi Gaetano Cantisani (Idv), Giovanni Soave (Pdci), Livio Valvano (Psi) e Pasquale Lionetti (Centro Democratico). Le assenze ci sono: stiamo parlando del gruppo di Somma e ovviamente della Sel, forse la più grande “nota stonata” di questo centrosinistra. Ma la partita è ancora aperta, De Filippo non è in posizione di chiusura, anche dopo le Primarie la porta resterà comunque aperta. Per tutti i presenti, comunque vada, queste Primarie sono il miglior strumento democratico possibile, molto di più di quelle messe in pratica dal Movimento 5 Stelle, che incassa una stoccata da De Filippo. Da una parte i pentastellati votano un pugno di persone in votazioni ristrettissime, dall’altra il centrosinistra che ci mette «la faccia e chiama a raccolta i cittadini per una libera scelta». De Filippo si appella al «nuovo senso di responsabilità che deve riuscire a coniugare la tradizionale cultura di buona amministrazione con una crescente dose di trasparenza e coinvolgimento». I cittadini, quindi, «faranno la scelta migliore».
Il discorso passa soltanto in maniera sfuggente sulla posizione presa da una parte del Pd e dei Giovani Democratici che in un documento hanno invitato a disertare le votazioni. mettendo da parte le voci che invitano a disertare le votazioni.
Il riferimento è ad una parte dei Giovani Democratici e del Pd stesso che in un documento hanno dichiarato l’astensione rispetto ad un modello “pietrificato” di scelta dei candidati. Per il gruppo tutto scorre positivamente: Lionetti insiste sul fatto che «questo appuntamento non deve essere sprecato», Cantisani richiama al «nuovo corso» di Idv partendo dal «nuovo simbolo». Una strategia per recuperare «il senso di appartenenza ad una coalizione». Per Soave è un «momento storico», situazione che però dovrebbe vedere «tutta la sinistra unita. Per questo mi appello alle altre forze della sinistra, oggi assenti, affinché riconoscano questa partecipazione». E poi Valvano: che punta al «sentimento» socialista e alla «volontà di individuare tutti insieme un candidato che può esprimere il sentimento della coalizione».
VADEMECUM – Si potrà votare per tutta la giornata di domenica 22 settembre dalle 8 alle 20. Gli aventi diritto sono i cittadini italiani o dell’Unione Europea residenti in Italia e i cittadini dei paesi extra europei in possesso di regolare permesso di soggiorno che hanno compiuto i 18 anni al 22 settembre. I votanti dovranno riconoscere la carta d’intenti del centrosinistra e quindi dichiararsi elettori della coalizione. L’elettore all’entrata del seggio dovrà versare due euro (o quote superiori facoltative). Dopo il pagamento saranno rilasciate due ricevute. La prima servirà per esprimere il voto e la seconda come attestato di pagamento effettuato. Dopo la consegna si procederà alla registrazione tramite documento d’identità e infine si potrà esprimere il proprio voto.
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