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MATERA – La “materanità” accoglie il “potentino” Lacorazza. Il candidato alle Primarie è arrivato a Matera ieri per lanciare la volata finale in vista del voto di domenica prossima. L’appuntamento è stato organizzato, tra gli altri, dal sindaco della Città dei Sassi, Salvatore Adduce e dal coordinatore cittadino del Pd, Muscaridola. In prima fila anche Restaino, Santochirico, Chiurazzi, D’Alessandro, Bona e Salierno. Tutti per Lacorazza che per un’ora ha parlato ai materani concludendo con l’appello in vista delle primarie di domenica prossima: «Io proverò a lavorare per una Basilicata migliore. Ora sono nelle vostre mani». Subito dopo, erano le 21, è stato attorniato dalla folla che lo ascoltato al Cinema comunale di Matera. Fuori il camper era già in moto per l’altra tappa del tour che lo ha portato a Grassano.
E’ stato un incontro moderato da due giornalisti e non il tipico comizio di fine campagna elettorale. Insomma non è stata la solita “messa cantata”. Lacorazza è stato pressato sulla questione morale, su rimborsopoli, sulla composizione delle liste. E ancora sulle polemiche mosse dal suo avversario Marcello Pittella.
Non si è scomposto più di tanto il presidente della Provincia che da settimane ormai è sempre più in confidenza con i toni moderati e dribbla le polemiche accese. In ogni caso Lacorazza ha parlato di un cambiamento necessario, e ha aupicato un «rinnovameno largo». Ha però sotttolineato che non tutto dipenderà dal candidato presidente della Regione ma «anche i partiti dovranno assumersi la responsabilità». E ancora, su un eventuale allargamento della coalizione Lacorazza ha spiegato: «Non sono contrario ma servono “patti chiari e amicizia lunga”. Un eventuale allargamento non deve significare una maggioranza divisa che non riesce a prendere decisioni». Sulle polemiche ha tagliato corto: «Non dobbiamo esagerare. Non vanno esasperati. Anche perchè siamo dallo stesso lato. Se usiamo toni troppo accesi tra noi, cosa accadrà dopo quando gli avversari saranno davvero avversari?». Per il resto Lacorazza ha difeso il tentativo di unire il partito e guardando in faccia Adduce ha risposto anche alla mancata candidatura di un materano: «Io ero favorevole all’unità totale del Pd e anche a un candidato di quest’area. Non sono stato certo io a bloccare questa ipotesi, ma altri».
s.santoro@luedi.it
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