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Gianni Rosa nell’occhio del ciclone sui social network. La foto in questione ritrae insieme Nicola Pagliuca, ex capogruppo del Pdl in consiglio regionale, Gianni Rosa e Ernesto Navazio di Scelta Civica. L’opportunità è la protesta contro la chiusura del tribunale, ma a molti questa cosa suona anche come una “scusa”. Perché questo trittico per i commentatori che si sono scatenati sulla pagina di facebook di Rosa nasconde un messaggio politico che a ben vedere contrasta non poco con la campagna sulla trasparenza e le condanne etiche e morali trasmesse in primis da Rosa e poi anche da Navazio con il codice etico di Scelta Civica. 

Le domande sorgono spontanee: dopo le misure prese a seguito di rimborsopoli si può parlare di caso politico oppure tocca solo ed esclusivamente alla magistratura giudicare quanto è accaduto? I provvedimenti cautelari applicati e poi revocati a suo tempo su Pagliuca hanno un peso politico? E la campagna anti-Pdl mossa da Gianni Rosa ha realmente valore? I suoi potenziali elettori, su Facebook, se ne sono accorti e se lo stanno chiedendo, tanto da insistere su alleanze “serie e pulite”. Tutto questo mentre la città di Potenza comincia ad “ospitare” i primi manifesti elettorali di Fratelli d’Italia. Per ora da quella pagina facebook non arrivano smentite o prese di posizione da parte del candidato di Fratelli d’Italia, ma la situazione rischia di sfuggire di mano. Potrebbe infatti rappresentare un brutto scivolone per chi, come lui, chiedeva discontinuità. 

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