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Una tessera a disposizione lasciata in sede mutuando l’usanza nata a Napoli (e nel tempo spostatasi anche sul pane e sui libri)

MATERA – Uno dei tanti cori del “XXI Settembre – Franco Salerno” recita: «Forza vecchio cuore biancazzurro». Ed è proprio il cuore biancazzurro a farla da padrone in questo momento. La società del patron Saverio Columella ha da alcuni giorni avviato la campagna abbonamenti. I primi riscontri sono buoni, ma quello che è balzato all’occhio è stato il cuore, quel cuone biancazzurro che ha dato spazio “all’abbonamento sospeso”. Il club biancazzurro, per venire incontro alle esigenze dei tifosi, ha confermato gli stessi prezzi degli abbonamenti della passata stagione: si va dai 90 euro per la curva sud, per arrivare ai 230 euro per la tribuna centrale, passando per i 110 euro della gradinata e i 132 euro della tribuna laterale. Non prezzi eccessivi, anzi, ma i tifosi del Matera sono andati anche oltre con la pratica, appunto, “dell’abbonamento sospeso”: alcuni dei tifosi che si stanno recando in sede per sottoscrivere la propria tessera, stanno pagando due abbonamenti, mettendo a disposizione di un tifoso che non ha la possibilità di sottoscrivere la tessera per la stagione, di usufruire dell’abbonamento sospeso.
Un po’ come accadeva a Napoli quando la pratica era quella del caffè sospeso: quando un cliente ordina un caffè sospeso, si trova a pagare due caffè pur ricevendone uno solo. In questo modo, quando una persona bisognosa entra nel bar può chiedere se c’è un caffè sospeso: in caso affermativo, riceve la consumazione di una tazzina di caffè come se gli fosse stata offerta dal primo cliente. Questa tradizione è stata un’usanza viva nella società napoletana per diversi anni, poi ha conosciuto un declino. La tradizione avrebbe origine dalle dispute che sorgevano al momento di pagare il caffè tra gruppi, amici, o conoscenti, incontrati al bar: poteva succedere, allora, che nell’incertezza tra chi aveva consumato e chi riteneva di dover pagare per gli altri, si finisse per pagare un caffè che non era stato consumato. In tal caso, non si chiedeva indietro il credito che ne scaturiva, ma si lasciava valida l’offerta a beneficio di uno sconosciuto.
Nel 2008, lo scrittore Luciano De Crescenzo ha raccolto ed elaborato una serie di articoli di giornali, considerazioni e aneddoti sul tema, intitolandoli “Il caffè sospeso. Saggezza quotidiana in piccoli sorsi”.
Non solo Caffè, ma si è passati anche al pane sospeso per chi ne ha necessità. Pratica recente è anche quella del libro sospeso, ma i tifosi del Matera Calcio si sono superati con l’abbonamento sospeso.

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