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Una scena di “Tutto quello che so del grano” della Compagnia Teatro delle Ariette

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MATERA – Fra lettere, focacce e grano nutriente arriva a Matera il Teatro da mangiare. Il 23, 24 e 25 febbraio, alle ore 21, a Palazzo dell’Annunziata in Piazza Vittorio Veneto, va in scena lo spettacolo “Tutto quello che so del grano” della Compagnia Teatro delle Ariette, proposto dalla Stagione Teatrale 2016-2017 realizzata dal consorzio Teatri Uniti di Basilicata. Con un insolito invito: «Se vieni a teatro… e se lo desideri… puoi portare la focaccia… o la pizza… o il pezzo di pane… o la torta… che fai abitualmente a casa… a casa cucini ancora?».

Il Teatro da mangiare è stato concepito nel 2000 nella cucina della casa delle Ariette, mescola riti, scena e vita, lavoro della terra e ritorno al grado zero del teatro, come racconta la coppia nell’arte e nella vita dei due fondatori Paola Berselli e Stefano Pasquini, due artisti di grande versatilità, capaci di riprendere il solco della commedia dell’arte, fondendolo con la loro vita.

Lo spettacolo “Tutto quello che so del grano” è soprattutto un’esperienza e una pratica quotidiana, dove arte, vita e lavoro coincidono e convivono, invitando il pubblico a mangiare davvero, dura circa 85 minuti, più il tempo per mangiare assieme le focacce preparate e condividere le parole del dopo spettacolo.

Tra ironia, impegno politico e sociale, gag e dimensione giocosa, in scena è il racconto autobiografico della vita dei tre interpreti – in scena con Berselli e Pasquini c’è anche Maurizio Ferraresi – che si confessano, perché, come ha sottolineato Stefano Pasquini, il pubblico vuole storie personali, intimamente vissute, per ascoltarne le emozioni e nelle quali riconoscersi, naturalmente leggendole attraverso il proprio vissuto.

“Tutto quello che so del grano è uno spettacolo a forma di imbuto. Quando arrivi al collo dell’imbuto, se vuoi passare di là, devi fare i conti con quello che sei, con la materia di cui sei fatto.

E io voglio passare attraversare il buio di questo presente e arrivare nell’aperto, in quel posto dove sbocciano i fiori a non finire, per immaginare un altro mondo, un futuro possibile, luminoso, fosse anche tra 2781 anni” – racconta Pasquini.

Lo spettacolo ha un numero limitato di posti e la prenotazione è obbligatoria al numero: 0835-337220.

La Stagione Teatrale 2016-2017 realizzata dal consorzio Teatri Uniti di Basilicata, con il sostegno del Mibact, della Regione Basilicata e dei comuni che la ospitano, aderisce all’iniziativa dedicata a promuovere la cultura “18app”, a cura del Mibact e della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per maggiori informazioni e prevendita www.teatriunitidibasilicata.com.

 

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