Il sentiero e del ponte sulla Gravina che ne permette l’attraversamento e che è stato riaperto ieri pomeriggio al transito dei turisti
2 minuti per la letturaMATERA – Ha riaperto ieri il ponte sulla Gravina, il cosiddetto ponte tibetano che permette di garantire un servizio atteso da turisti ed operatori.
Dopo quattro anni dalla chiusura per il rischio di cedimento del muro sovrastante a Porta Pistola i lavori sono stati completati e il ponte stesso è stato rimesso in sicurezza dall’ente parco e risulta oggi pianamente fruibile. Nel pomeriggio di ieri il primo tour.
L’apertura è consentita per 4 ore al giorno due al mattino e due al pomeriggio. La visita con apposite scarpe e una tenuta adeguata è prenotabile anche online anche per gruppi ma fino ad un massimo di 12-15 persone viste anche le norme antiCovid.
«Abbiamo deciso di concedere un ticket per l’ingresso che comunque è gratuito e c’è un controllo per i numeri che non devono superare certi dati sia per il Covid ma anche perchè riteniamo che il Parco non possa essere invaso da un numero superiore alle 250 persone al giorno in modo scaglionato in modo da tutelarne al meglio le condizioni» spiega il presidente dell’ente Parco della Murgia Michele Lamacchia.
«Siamo riusciti ad arrivare al completamento degli interventi e questo ci fa piacere anche perchè riteniamo di dare in questo modo un servizio ai cittadini e agli operatori che aspettano con ansia questa riapertura perchè si tratta comunque di un’attrazione che può coinvolgere diverse persone».
Per quanto riguarda la questione della gestione il Parco avvierà una sorta di sperimentazione in attesa di un bando che dovrà dare risposte soprattutto sulla necessità di sostenere i costi che la gestione del ponte stesso richiede. «Abbiamo anche messo un cancello all’ingresso che è stato messo in sicurezza come tutto il resto ed apribile solo dall’interno, in questo modo riusciamo anche a controllare gli accessi.
In questo primo periodo ci sarà un’Ati che si occuperà della gestione del ponte ma poi dovremo verificare gli elementi con cui questa avviene per comprendere la necessità di dover mettere un piccolo ticket per l’ingresso. Questo servirebbe per poter predisporre il bando ed affidare la gestione in maniera definitiva, una gestione che consentirebbe anche di poter completamente sostenere i costi che il ponte richiede e che in questo momento non siamo ancora in grado di quantificare.
Costi comunque che il Parco non credo sia in grado di sostenere e che è possibile possano essere recuperati attraverso un piccolo biglietto anche perchè l’intenzione rimane comunque quella di tenere il ponte e il sentiero aperti sette giorni su sette in maniera pressocchè ininterrotta. Ieri mattina il sindaco De Ruggieri e l’assessore al turismo del Comune Dimona hanno annunciato insieme all’Ente Parco la riapertura della struttura al pubblico per le visite guidate.
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