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Gemellaggi Slow Food in vista della sagra di domenica e lunedì prossimi a La Martella dedicata alla zuppa di legumi che è un vero e proprio rito (prima contadino, poi collettivo) di Matera
MATERA – La crapiata – un piatto tipico della tradizione culinaria di Matera, a base di cereali e legumi, che si consumava dopo la trebbiatura – si appresta a diventare «testimonial» della buona tavola genuina con un programma di promozione, che raggiungerà turisti e buongustai attraverso la rete di associazioni, come Slow Food, gemellaggi con alimenti tipici di altri centri della Basilicata e iniziative legate al recupero e valorizzazione delle tradizioni. Lo ha annunciato la presidente dell’associazione «La Martella», Flores Montemurro, nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo programma per le sagre della fredda rossa e della «crapiata» che si terranno rispettivamente il 31 luglio e il 1° agosto nell’antico borgo rurale, realizzato negli anni Cinquanta con la esperienza della Fondazione «Adriano Olivetti».
Considerato un piatto completo e tra i più apprezzati della dieta mediterranea, la crapiata sarà gemellata con la «strazzata» di Avigliano e con i vari «bocconi» della tradizione culinaria irsinese di Borgo Taccone. Nel corso della sagra, la condotta Slow Food di Matera e la Regione Basilicata terranno iniziative di divulgazione sulle potenzialità e opportunità dell’agroalimentare tradizionale. L’associazione allestirà per l’occasione «Casa La Martella», in via Isonzo, con arredi originali della casa contadina degli anni Cinquanta, nonché laboratorio su pasta, ricamo e cucito e dei giochi di strada, oltre a iniziative culturali e sportive.
Didascalia foto:
La crapiata di Matera (da www.saporilucani.com)
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