La commozione del sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, durante il suo discorso per l'inaugurazione dell'anni da Capitale europea della cultura
4 minuti per la letturaA Cava del Sole la passione e l’orgoglio di una città intera. Tutti in piedi a salutare le parole del primo cittadino che scoppia in lacrime
MATERA – La festa di Matera. La festa del Sud. Ripetuto tante volte, è diventato il messaggio universale a cui non si poteva non credere. Lo hanno confermato quasi tutti gli intervenuti alla mattinata a Cava del Sole. Matera 2019 dà un messaggio chiaro: “si può fare”. Lo dice il ministro Bonisoli, lo ribadisce il presidente della Fondazione Adduce ma è soprattutto il messaggio che arriva da una città che non smette di essere orgogliosa di sé stessa e lo dimostra in ogni suo momento. “Sono qui perchè questa non è solo la festa di Matera ma è anche la nostra festa” dice il presidente dell’Anci nazionale De Caro che è il sindaco di Bari legato evidentemente e chiaramente a Matera in questo percorso.
Il messaggio si ripete nel corso dell’intera giornata con partecipazione e equilibrio.
I numeri sin dal mattino mostrano la voglia di esserci e di partecipare, le presenze dislocate da ogni parte della regione, le decine di fasce tricolori mostrano come l’appuntamento non tenga fuori davvero nessuno ma coinvolga tutte quante le singole realtà della Basilicata.
Il clima è quello del coinvolgimento generale e della festa con le bande che suonano e provano a tenere desta l’attenzione degli spettatori che assistono momento per momento, vivono tutto con intensità.
Perchè l’importante in una giornata come quella è esserci, riuscire a partecipare, non mancare ad un appuntamento che porta Matera nella storia.
In molti parlano di “miracolo” per i risultati raggiunti, per il ruolo di Matera, per il percorso fatto nel tempo, per la stessa realizzazione in pochi mesi della Cava del Sole.
Seguire i diversi momenti, riuscire a mantenersi attenti a quanto si sta provando a fare anche nei quartieri dove le bande arriveranno a distanza di poco tempo.
L’incedere della manifestazione nell’Arena di Cava del Sole non ha un ritmo incessante, qualche pausa ma riesce ad accompagnare l’attenzione, la presenza, anche il ricambio naturale dei materani che vogliono rivivere un luogo che è stato rimesso a nuovo e che appare sostanzialmente pronto.
Sorprende il numero, annunciato, di testate che seguono l’evento di Matera. Che la riportano al centro dell’attenzione mediatica dopo anni di buio quasi assoluto. Il principale risultato già incassato in questo momento è proprio questo aver invertito davvero l’idea di una città dimenticata e sconosciuta con una città al centro del mondo.
Questa è parsa Matera nelle parole e negli occhi di chi la vedeva prepararsi pian piano, sin dalle prime ore della giornata ad un momento di festa e di coinvolgimento che poi in realtà non è affatto mancato. Anzi.
Si è sottolineata unanimemente la straordinarietà di un risultato che mette in evidenza un paio di aspetti. Il primo viene citato sostanzialmente dal commissario europeo Tibor Navracsis che ricorda come prima di Matera le altre città italiane capitali europee della cultura siano state Firenze, Bologna e Genova. Matera è dunque in ottima compagnia a testimonianza del salto di qualità complessivo che la città ha fatto.
Tra le tante parole pronunciate quelle che lasciano maggiormente il segno sono quelle del primo cittadino Raffaello De Ruggieri.
Il sindaco ripete concetti già esposti più volte in passato, sottolinea elementi storici e obiettivi futuri ma lo fa con una passione fuori dal comune, lo fa da materano, sentendo direttamente il peso del traguardo che è stato raggiunto, lasciandosi andare alla fine ad un pianto dirotto, sincero e ad un saluto alzando gli occhi al cielo e pensando magari anche alla perdita personale avuta pochi mesi fa.
La risposta spontanea della platea che si alza in piedi per tributare un saluto e un riconoscimento alle parole di De Ruggieri è risposta eloquente alla passione che è venuta fuori.
La conferma dalle parole del presidente della Fondazione Adduce: “nessuno meglio del sindaco sa raccontare la storia di Matera”.
Un dato certificato dalla risposta corale e dagli applausi alle parole di De Ruggieri e anche alla commozione complessiva che ne è scaturita. Reazioni diverse sono arrivate nel resto della mattinata, con l’insofferenza generale alle parole poco coinvolgenti della presidente facente funzioni Franconi e qualche applauso spiracchiato per la presenza del presidente “sospeso” Marcello Pittella che non è voluto mancare a Matera, malgrado magari si aspettava di esserci in un altro ruolo. In prima linea.
Fuori intanto la gente lasciava la Cava del Sole.
I collegamenti tra il centro e la Cava del Sole sono parsi funzionare e la chiusura al traffico ha mostrato una città senz’auto come raramente si vede. Una città che assomigliava molto a quella che si può vivere da soli nelle giornate di festa come il Ferragosto.
O meglio come il Ferragosto di qualche anno fa quando senza materani e senza turisti Matera si svuotava completamente.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA