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I cantieri cittadini e la realizzazione del programma culturale si intrecciano: rimangono molte le necessità mentre si affinano le necessità e i servizi anche per la sicurezza
MATERA – Un mese all’inaugurazione. Si moltiplicano i cantieri in città, l’attenzione e l’organizzazione verso gli eventi a cominciare dalla cerimonia inaugurale. Si verificano alcuni dei servizi fondamentali come i trasporti o i parcheggi che costituiscono alcuni degli elementi di maggiore e generale preoccupazione.
La macchina organizzativa è in pieno fermento e i diversi aspetti finiscono inevitabilmente per intrecciarsi tra di loro e coniugarsi anche con la macchina della sicurezza che è stata affrontata e approfondita nei giorni scorsi e che vede in maniera evidente i fari puntati su Matera in prospettiva dell’anno del 2019.
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Quanto ai cantieri le notizie più importanti arrivano dal fronte Fal con piazza della Visitazione che sembra procedere secondo la tabella di marcia e il parcheggio di scambio di Serra Rifusa che è praticamente pronto e dovrebbe veder avviare a breve le procedure per il collaudo. Qualcosa si muove anche su altri fronti a cominciare da alcune soluzioni per i parcheggi e dalla necessità di arrivare ad un costante servizio navetta che trasferisca i turisti dalle aree periferiche dove potranno trovare numerosi posti disponibili fino al centro della città. Difficile immaginare che molte di queste novità possano risolversi entro la cerimonia inaugurale del 2019 ma più probabile che vedranno la luce, se non ci saranno particolari intoppi nei primi mesi dell’anno e potrebbero completare l’iter entro la primavera. In qualche caso l’Amministrazione come per piazza Vittorio Veneto sarà costretta a risolvere in parte il cantiere, in questo caso nella parte esterna, mentre per gli ipogei i tempi saranno necessariamente più lunghi. Sul capitolo delle infrastrutture l’impasse sembra sostanzialmente irrisolvibile stradali.
L’altra grande scommessa diventa il traffico perché il pensiero fisso degli arrivi e dei turisti da accogliere potrebbe distogliere l’attenzione dalle necessità dei materani. Alcuni magari “prigionieri” in centro ed altri costretti “ad emigrare” altrove. Situazioni estreme e paradossali che però potrebbero prender corpo se non verranno tenute adeguatamente in considerazione. Intanto le modifiche apportate al piano Ciurnelli continuano a lasciare perplessi e far discutere anche se gli interventi paiono destinati a vedere la luce entro i primi mesi del 2019 con delle novità non totalmente comprese e comprensibili per i cittadini.
La consapevolezza di dover affrontare al meglio la responsabilità dell’anno da Capitale della cultura sembra, con il passare dei giorni, poter prendere il sopravvento rispetto a perplessità, ritardi e polemiche. Sulla prospettiva del 2020 e su quello che la città sarà in grado ancora di offrire rimangono le preoccupazioni e gli interrogativi.
Al tempo stesso alcune criticità sottolineate ad ogni livello e di fatto oggettive lasciano spazio ad un rimpallo reale e non virtuale su quelle che possono essere le responsabilità di una simile situazione. In questo senso l’arrivo degli eventi e l’entrata di Matera 2019 nel clou sembrano accantonare queste discussioni che però rischiano man mano che scorrerà il 2019 di ritornare vivacemente di moda e di andare a riproporsi in maniera quasi del tutto inevitabile. Il conto alla rovescia vero e proprio è giunto ad un punto decisivo. Considerando le festività natalizie in arrivo e le prove generali del Capodanno Matera è praticamente già proiettata sulla cerimonia inaugurale del 19 gennaio con il presidente della Repubblica Mattarella e con Gigi Proietti a fare gli onori di casa nell’appuntamento serale in diretta televisiva.
GLI EVENTI IN CIFRE – Quarantotto settimane di programmazione, con un calendario fitto di circa 300 eventi e completo all’85 per cento: sono alcune delle cifre del programma di Matera Capitale europea della cultura 2019, che comincerà in diretta eurovisione la sera del 19 gennaio e si concluderà ufficialmente il 20 dicembre successivo.
Seguire gli avvenimenti sarà facilitato da un «passaporto“: al costo di 19 euro, ci si garantisce un 2019 ricco di spettacoli ed eventi culturali. «Si è fatta la scelta da un lato di rimanere fedeli al dossier di candidatura, che risale al 2014, con cinque temi (Radici e percorsi, continuità e rotture, futuro remoto, utopie e distopie, riflessioni e connessioni); dall’altro – ha spiegato in più occasioni il direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Paolo Verri – si è deciso di guardare al futuro «perché oggi vincono le città collegate dalle reti». Ed ecco quindi alcune mostre di livello internazionale (le città rupestri nel mondo, curata dall’urbanista Pietro Laureano; il «Rinascimento visto da Sud“; “La poetica dei numeri primi», con un «focus» su Pitagora, curata dal matematico Piergiorgio Odifreddi; infine, “Stratigrafie. Osservatorio dell’Antropocene», sulla «nuova era geologica definita dalle azioni dell’uomo”).
A parte circa 100 appuntamenti (molti di musica sacra) inseriti in calendario per valorizzare «lo straordinario patrimonio ecclesiastico della Basilicata», il programma propone diversi percorsi, compreso uno dedicato alla cave: solo a quella “del Sole», la più grande, sono riservate 60 giornate di programmazione. Fra le attrazioni più grandi vi sono senza dubbio sei settimane riservate al circo contemporaneo, un rapporto privilegiato con Ravenna – che porterà a riproporre la Divina Commedia – e «grandi collaborazioni internazionali con il Giappone, con cui si costruirà la 27/a edizione dell’’Eu Japan Fest’, con Argentina, Giordania e con la Tunisia».
DUE ESAMI IN UN MESE – Sono due gli esami che la città di Matera dovrà affrontare nel corso del prossimo mese per dimostrare di essere pronta ad affrontare le sfide che l’attenderanno per l’intero anno da Capitale europea della cultura. Prima il Capodanno Rai che sarà una sorta di vero e proprio momento introduttivo rispetto all’arrivo del 2019 e poi subito dopo ci sarà la cerimonia inaugurale che esattamente il 19 gennaio porterà all’avvio degli eventi di Matera alla presenza del presidente della Repubblica a conferma della partecipazione e del coinvolgimento che ci sarà rispetto a questo tipo di evento che riguarda la città. La corsa contro il tempo dunque per preparare la macchina e completare le opere che sono in molti casi ancora in corso è a tutto campo e vedrà queste due scadenze come i primi veri esami di un anno molto delicato.
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