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Un momento della visita del presidente Mattarella

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Il Capo dello Stato nei Sassi inaugura la prima Cattedra intitolata a Jacques Maritain in Italia

MATERA – «Ho visto qui quella sintesi tra natura e abitati che rende Matera unica». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri nel suo intervento all’Auditorium Gervaso di Matera dove è stata inaugurata la cattedra intitolata a Jacques Maritain. Mattarella ha risposto alle sollecitazioni che gli sono arrivate dal presidente della Regione Marcello Pittella e dal sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri.
Al primo che ha ricordato la figura di Emilio Colombo e il suo ruolo per Matera: «Sento di chiederle, a nome di un popolo intero, di ritornare in Basilicata il prossimo anno e, con noi, di ricordare la figura s l’opera del compianto statista lucano.
Una società senza memoria non ha futuro», Mattarella ha risposto «sono sempre lieto di tornare in Basilicata – e quella di ricordare il Presidente Colombo potrebbe essere una di queste occasioni», quasi a confermare la possibilità e la volontà di poter tornare da qui ad un anno per ricordare lo statista lucano scomparso.

Il presidente: «Matera è la sintesi tra natura e abitati  questo la rende unica. In Basilicata torno volentieri»

«Matera è unica, è la causa e il risultato del senso di comunità che le ha permesso di essere capitale europea della cultura.
La visita poi al centro di geodesia mi dare anche la possibilità di conoscere uno degli elementi del territorio che secondo quello che è stato il richiamo dello stesso sindaco è in grado di dare le risposte che servono oggi ai giovani.
Io credo che si stiano e si debbano utilizzare tutte le leve possibili per riuscire a consentire questo tipo di sviluppo» ha aggiunto ancora Mattarella.
In avvio del suo intervento Mattarella aveva anche ricordato come il sindaco De Ruggieri da un balcone gli aveva mostrato e spiegato un pezzo della bellezza che la città può esprimere e che era stata al centro della riscossa che Matera aveva guadagnato nel corso degli ultimi anni.
L’intervento del presidente della Repubblica non era stato annunciato ed è stato in dubbio sino all’ultimo. E’ arrivato all’interno dell’Auditorium al termine di una lunga serie di interventi che hanno toccato le questioni locali e quelle più ampie che si collegano al Mediterraneo e ai temi fatti propri da Maritain e che hanno una sostanziale attualità di discussione e di confronto.

LEGGI IL DISCORSO INTEGRALE DI MATTARELLA AI MATERANI

Mattarella ha ricordato quello che si chiamava “crepuscolo della civiltà” affermato da Maritain preannunciando ciò che sarebbe successo nel 1939 quando le esigenze di un approccio consapevole si andavano scontrando con la deriva dei nazionalismi che avrebbe portato poco dopo allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Una teoria quella affermata da Maritain e spiegata dal presidente della Repubblica che si contrapponeva al cosiddetto principio della supremazia dell’odio.
Al termine dell’appuntamento istituzionale che si è svolto in una città blindata in maniera evidente sin dalle prime ore del mattino ma che è riuscita comunque a salutare e accogliere la presenza del Capo dello Stato che uscito dall’Auditorium è stato accompagnato nel cuore di piazza Vittorio Veneto, è sceso negli ipogei per avere un’idea di quella che è la Matera sotterranea, un pezzo nascosto che la città può offrire ed ha potuto poi ammirare e scambiare alcune frasi con le autorità che erano lì presenti prima di riuscire a rientrare in Prefettura.
Rigido il protocollo che lo ha accompagnato anche se Mattarella non ha esitato ad accettare i saluti dei cittadini che hanno voluto stringergli la mano.
Al pomeriggio il presidente è arrivato puntuale, anzi con qualche minuto d’anticipo al centro di geodesia spaziale, uno dei centri di eccellenza, uno dei punti di riferimento per lo sviluppo futuro e l’osservazione della terra.
Mattarella ha visitato accuramente tutta quanta la struttura mostrando evidentemente grande interesse per le possibili ricadute che ci potranno essere: «ha preso atto che produrre scienza qui è possibile» ha commentato al termine della visita il sindaco De Ruggieri, «questo di oggi è solo l’avvio di un processo di sviluppo digitale, non abbiamo mancato neanche di parlare per esempio dell’agricoltura di precisione che può essere un altro campo importante su cui puntare.
Penso che ci rivedremo per provare insieme a trasformare le suggestioni che sono nate oggi in azioni concrete». Al termine della sua visita Mattarella non ha pronunciato alcuna parola limitandosi ad un cenno con la mano nei confronti dei giornalisti in attesa e andando direttamente in auto verso Gioia del Colle da dove è ritornato poi fino al Quirinale.
Una presa di contatto concreta con la realtà lucana per Mattarella che non ha lasciato però molto al di fuori del rigido protocollo che lo accompagna.
Le parole e la presenza del Capo dello Stato confermano però ancora una volta la centralità che oggi Matera continua a svolgere a livello nazionale e nello sviluppo complessivo culturale e turistico del Mezzogiorno d’Italia.

 

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