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Il sindaco Bennardi e l’assessore Graziella Corti vedono direttamente gli affreschi che da ogni parte stanno venendo fuori nell’ambito degli scavi che sono ancora in corso

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MATERA – Intere pareti affrescate su tutti i lati che sembrano ad una prima indagine una via crucis vera e propria. E’ quanto sta venendo fuori a Matera, a Porta Pistola dopo il ritrovamento nei giorni scorsi di un edificio sacro nel corso di lavori di ripavimentazione (LEGGI), un edificio con un’immagine di una crocifissione che si fa risalire al 500 ma che non è l’unica.

Dai lavori a Porta Pistola nuove scoperte, prima l’antico basolato, un muro di sostegno più arretrato rispetto al muraglione che si affaccia sul torrente Gravina, quindi un edificio sacro con un pregevole affresco di una crocifissione presumibilmente del 500 e ora sta venendo fuori altro, altre testimonianze della nostra storia.

«L’ Amministrazione ha voluto che indagine archeologica andasse avanti, grazie al lavoro attento dell’archeologa sta venendo fuori un nuovo disegno con ritrovamenti straordinari» ha detto ieri in un video il sindaco della città Domenico Bennardi che è stato sul posto con l’assessore Corti e che ha condiviso con la Soprintendenza gli interventi in corso.

«Quell’edificio sacro è più grande di quanto si pensava, le pareti intorno sono affrescate, la crocifissione non è l’unica pittura muraria presente ma ce ne sono altre, ci sono affreschi di scene religiose che dovranno essere esaminate».

Un lavoro appena iniziato che richiederà del tempo ma che sembra lasciar spazio a nuove scoperte in quell’area che certamente non potrà più essere un parcheggio come sostenuto nei giorni scorsi da Volt proprio perchè troppo grandi sono le scoperte che si rincorrono in queste ore.

«Il Comune si può occupare» ha continuato il primo cittadino, «delle modifiche a progetto di pavimentazione e lo ha già fatto».

«Ora proveremo a valorizzare questo sito e renderlo fruibile

Dopo la scoperta archeologica servirà intervenire per garantire la fruizione e la valorizzazione e ci stiamo già interessando affinchè vengano stanziati finanziamenti adeguati per portare a termine questo lavoro».

Nei giorni scorsi era venuta fuori l’ipotesi su quell’area che quella ritrovata potesse essere la chiesa di Sant’Eustachio di Posterga, un’ipotesi ricostruita dall’associazione Antros e dai suoi fondatori in passato e che troverebbe conferma nel fatto che quella chiesa non sitrova come si pensava vicino alla Cattedrale ma proprio nell’area di Porta Pistola.

L’ipotesi che rimane evidentemente in piedi ma che al momento non può essere ancora confermata ha trovato una reazione prudente ma di certo sembra essere quella più accreditata circa la ricostruzione storica di quella particolare area.

I lavori di rifacimento della pavimentazione sono iniziati da alcune settimane e i ritrovamenti dunque risalgono ad un periodo leggermente precedente all’annuncio fatto circa una settimana fa dal sindaco e dal soprintendente Canestrini.

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