I Sassi di Matera
3 minuti per la letturaLa denuncia (e le idee per ripartire) di Leo Montemurro, presidente Cna
MATERA – «In merito ai locali a suo tempo destinati da Sviluppo Basilicata ad incubatore nei Sassi di Matera sono a denunciare ancora una volta il triste spettacolo derivante dal mancato utilizzo degli stessi soprattutto con riferimento a quello che in quei locali si potrebbe fare». Esordisce così Leo Montemurro, presidente Cna, segnalando una anomalia che in vista del 2019 non è proprio la migliore delle cartoline.
«Ormai – prosegue – evito di passare per quella parte dei Sassi perché ogni volta che ci passo e vedo il triste spettacolo di tutti. quei locali chiusi mi viene un colpo al cuore e mi assale una tristezza infinita unitamente ad una grande rabbia per come i decisori pubblici non tengono in alcun conto le risorse raccolte con la fiscalità generale che richiederebbero termini di impiego molto più produttivi e a favore del bene comune; l’intero intervento di recupero di quegli immobili, eseguito con fondi pubblici, è costato ad Invitalia più di 1.300.000,00 euro. A seguito di una convenzione non revocabile e senza nessuna scadenza – quindi per sempre – il Comune ha ceduto in concessione perenne gli immobili a fronte del progetto di farne un incubatore di Imprese; progetto poi naufragato con ripercussioni negative anche per le poche imprese partecipanti. Gli estremi del danno erariale probabilmente ci sono tutti e stiamo seriamente valutando la possibilità di presentare apposita denuncia al riguardo. Mi pare che oggi sia giunto il momento da parte del Comune di Matera di rompere gli indugi e di richiedere con forza la sottoscrizione di un idoneo Protocollo d’Intesa con Sviluppo Basilicata/regione Basilicata al fine di tornare a poter disporre degli immobili in questione. Per farne cosa?».
Due le proposte di utilizzo da parte di Montemurro:
- la sede provvisoria della Accademia delle belle Arti della Città di Matera, atteso che è previsto che in ogni regione vi sia almeno una Accademia delle Belle Arti. E quale sede migliore di Matera, dei Sassi e degli immobili in questione?
- il vecchio sogno della Cittadella dell’Artigianato atteso anche qui che continua nei nostri Uffici il via vai di giovani, ragazzi e ragazze, desiderosi di avviare attività nel settore dell’artigianato artistica che vengono a lamentare l’esosità dei fitti che rende quasi impossibile l’avvio di attività nel settore; senza dimenticare da ultimo la sistemazione decorosa e in una location all’interno dei flussi turistici dei venditori ambulanti di Vico Solitario e Piazza San Pietro Caveoso.
L’invito all’amministrazione comunale – sottolinea Montemurro – è «a far presto e a non rendersi più complice della incuria e inettitudine di organismi – Sviluppo Basilicata ed il suo azionista unico di riferimento – che dovrebbero avere a cuore il bene comune e lo sviluppo dei territori, ma che invece pensano ad altro, pensano a progetti più grandi senza aver ancora risolto i problemi più semplici come quello di evitare ciò che questa denuncia rende manifesto; a costoro forse sarebbe il caso che venisse in soccorso la fatina con la bacchetta magica della favola di Pinocchio e Geppetto falegname Artigiano».
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