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«È con un misto di inquietudine e determinazione – scrive l’amministrazione comunale di Pisticci – che ci rivolgiamo a voi in merito alla recente pubblicazione dell’elenco delle aree idonee alla localizzazione del deposito nazionale delle scorie nucleari. Come saprete, tra queste aree ve ne sono ben dieci che ricadono completamente sul suolo lucano, e altre quattro che coinvolgono la nostra regione insieme con la Puglia.

Questa notizia – prosegue la nota – non può che suscitare angoscia ed è la conferma che il nostro territorio è considerato una discarica in cui riversare ogni tipo di rifiuto. Lo sperimentiamo sulla nostra pelle a Pisticci, dove in questi giorni abbiamo iniziato un’altra battaglia contro il progetto di ampliamento della discarica della società Ecobas in località Pantone. L’ennesimo tentativo di mortificare il nostro territorio, già da tempo sfruttato e ormai luogo dove si pensa di poter scaricare ogni tipo di scarti, di rifiuti, di scorie.

È giunto il momento – si legge ancora – di iniziare una battaglia che non sia limitata a un singolo tema o problema, ma che ci unisca tutti per promuovere una visione del territorio diversa da quella attuale. La nostra terra, con la sua vocazione agricola, il suo patrimonio naturalistico e il turismo in crescita, non può più tollerare di essere trattata essa stessa come uno scarto, non esistono giustificazioni scientifiche a questo trattamento.

Oggi, più che mai, dobbiamo unirci e agire come una comunità. Non possiamo permettere che interessi locali o campanilismi influenzino la battaglia che si prospetta. Una battaglia che va al di là delle singole municipalità ma anche al di là della stretta questione delle scorie nucleari, che giustamente si guadagna l’attenzione della stampa. Ma non dobbiamo dimenticare che altri rifiuti, altrettanto pericolosi, continuano a essere stoccati nel nostro territorio senza suscitare lo stesso clamore.

È una questione di civiltà, di tutela e sviluppo del nostro territorio, che possiamo affrontare e vincere solo se uniti e determinati.
Ci appelliamo a tutti voi, cittadini e istituzioni, affinché ci uniamo oltre le divisioni, superando ogni interesse personale. Dobbiamo fare rete, collaborare senza riserve per proteggere e promuovere lo sviluppo sostenibile del nostro territorio.
Uniti siamo più forti – conclude la nota – e insieme possiamo costruire un futuro migliore per la nostra amata terra lucana. È tempo di agire, di fare rete e di difendere con fermezza ciò che è giusto e necessario per il bene comune».

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