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M5s e Bacc stoppano l’ipotesi del Pd di riaprire il centrosinistra agli ex compagni passati a destra per le comunali di Matera: arriva il no per Pittella e Iv
Niente coalizioni “à la carte”, in base alle preferenze del momento. Tantomeno se l’idea è di combinare le portate di menù diversi.
Potrebbe essere messa così la risposta arrivata mercoledì sera dall’ultimo incontro dei vertici del centrosinistra lucano in vista delle elezioni comunali di Matera. Una risposta all’ipotesi del Partito democratico, e non solo, di riaprire la coalizione agli ex compagni di Azione e Italia viva passati col centrodestra alle scorse elezioni regionali. E sempre più addentro ai gangli dell’amministrazione guidata dal governatore Vito Bardi.
A stoppare qualunque ragionamento in questa direzione sono stati gli esponenti di Sinistra italiana, Movimento 5 stelle e Basilicata casa comune.
Impossibile condividere i palchi della prossima campagna elettorale, a Matera, con chi si dovrebbe contrastare a Potenza. Questo il senso, in breve, dei loro argomenti. Un discorso scontato, fino a qualche settimana fa, che le ultime fibrillazioni interne ai democratici paiono aver messo in discussione. Rilanciando l’idea di un «laboratoio politico materano» in cui qualcuno immagina che possa accadere anche questo. Con uno schema di gioco cittadino diverso dallo schema di gioco regionale. E se serve persino dallo schema di gioco nazionale. Senza dare troppo peso alle appartenenze ideologiche, tra i protagonisti di queste possibili maggioranze variabili. Il tutto nella convinzione che anche i cittadini non abbiano più bisogno di riferimenti politici del genere, ma siano pronti ad orientarsi seguendo i riposizionamenti di questi corpi celesti in perenne movimento. Senza dare troppa importanza all’odore di inciucio e trasformismo che si potrebbe respirare.
A ospitare il vertice di mercoledì sono stati gli ex laici cattolici di Basilicata casa comune, guidati dal vicepresidente del Consiglio regionale Angelo Chiorazzo, che hanno espresso anche una certa preoccupazione per il rischio di iniziare in ritardo la campagna elettorale. Un rischio molto concreto, dopo quanto accaduto in occasione delle scorse elezioni regionali. Con mesi di braccio di ferro sulla candidatura a governatore di Chiorazzo prima del suo repentino passo indietro e il caos che n’è seguito. Fino alla decisione di candidare l’allora presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese.
I rappresentanti dell’alleanza battezzata per quelle elezioni regionali si sono già dati appuntamento per un nuovo incontro la settimana prossima.
In questi giorni, quindi, spetterà a Pd e Movimento 5 stelle i “compiti a casa” più gravosi.
L’obiettivo, infatti, è capire una volta per tutte se a livello cittadino c’è la volontà di archiviare una volta per tutte le contrapposizioni, e a che condizioni.
Un quesito tutt’altro che scontato dopo le forzature compiute dall’amministrazione M5s guidata da Domenico Bennardi, e l’asse tra il Pd e il centrodestra che ha portato allo scioglimento anticipato della consiliatura. Proprio quando, con le sue dimissioni, l’ex sindaco pareva pronto a riconoscere ai dem un ruolo da protagonisti negli ultimi mesi del suo mandato.
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