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Terremoto in Comune a Matera, Gravela conferma la mozione di sfiducia a Bennardi: «Abbiamo provato a dare un mossa all’amministrazione, ma niente»
«Il consiglio comunale di venerdì sarà una prova di forza in cui quello che rischia di più sarà il sindaco».
Il segretario cittadino del Pd, Luigi Gravela, a poche ore dalla seduta dell’assemblea conferma la posizione dei suoi rappresentanti. «L’opposizione è unita» spiega, parlando della mozione di sfiducia al sindaco presentata da 16 consiglieri comunali, uno dei due punti all’ordine del giorno. Arriviamo con uno spirito di osservazione rispetto a quello che farà il sindaco Bennardi.
«Abbiamo firmato la mozione perchè in passato, più volte, abbiamo provato a dare una mossa a questa amministrazione in più occasioni ma non è mai accaduto niente.
Nonostante tutto, abbiamo tentato di dire al sindaco di dimettersi in mancanza di numeri, costruendo un’alternativa. La maggioranza con molta arroganza – prosegue – afferma di non avere problemi di numeri, ma non è così.
È un problema politico come dimostra anche la nomina del presidente del consiglio comunale». Sarà questo il secondo punto all’ordine del giorno venerdì, dopo una lunga serie di sedute che non hanno prodotto alcun risultato. «La vicenda generale è stata trascinata, portando all’azzeramento della giunta e alla presentazione del nuovo esecutivo. Con modalità che per una questione di buonsenso non avrebbero dovuto effettuare. Non trascuriamo, poi, le difficoltà nella convocazione dei consigli comunali; la strada ora è quella di capire se ci sono i numeri o meno. La mozione di sfiducia ha questo scopo – prosegue Gravela – Se fosse per loro, andrebbero avanti così fino alla fine del mandato con giochi politici interni come quelli fra Verdi e Socialisti».
E sulla mancata nomina del presidente del Consiglio comunale, Gravela precisa ancora: «La mozione di sfiducia arriva dopo il comunicato del Pd in cui avevamo provato a dare una soluzione politica a questo tema: si apra alla minoranza e al dialogo, avevamo detto, i nostri consiglieri non sono disponibili ma sarebbe stato un atto di umiltà importante nei confronti dell’opposizione progressista, chiedendo un nome e garantendosi il numero legale.
Invece stanno dimostrando di voler mantenere a galla questa amministrazione, di voler mantenere il potere».
L’asse Pd-Movimento Cinque Stelle che al Comune non registra alcuna prospettiva, potrebbe creare problemi, invece, in vista delle elezioni alla Provincia, il prossimo 29 settembre, dove invece, la formula aveva funzionato. Ci dobbiamo aspettare problemi?
«Spero di no – prosegue il segretario cittadino del Pd – è evidente però che è una elezione di secondo livello e alla Provincia gli impegni sono stati mantenuti; dove ha governato l’alleanza con il Pd, è stato garantito il rapporto.
Il problema è quello che accade al Comune e quello che viene deciso. Sono convinto che vada intrapreso e sostenuto un dialogo. Dal 2020 al 2024 abbiamo proposto tanti temi e che sono state bocciate sempre senza alcun motivo».
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