Domenico Bennardi
2 minuti per la letturaNuova giunta all’ultima curva. Ieri l’incontro di maggioranza. Caduto il dubbio sull’assessorato all’Ambiente con Digilio che accetta la delega. Alle attività produttive dovrebbe andare ora Maria Pistone con Angelo Cotugno all’innovazione.
Ma ci sarà da vedere come e se queste deleghe saranno riempite in un caso da patrimonio, contenzioso e addirittura Sassi e in un altro forse dal personale.
E qui solo al momento dell’ufficialità si capiranno gli equilibri. Quanto invece alla questione vicesindaco l’idea parrebbe quella di una rotazione con punto di partenza Rosa Nicoletti.
Questa almeno la proposta di Domenico Bennardi che ha prodotto, per quanto si sa, umori diversi all’interno delle diverse forze di maggioranza.
L’architettura sui nomi non cambia rispetto alle anticipazione. Campo Democratico conferma Cotugno e Pistone come sin dal primo minuto. Sono i nomi indicati senza veti come era stato già detto dal primo cittadino. Sulle deleghe però evidentemente c’erano altre attese. I Lavori pubblici in prima battuta, il vicesindaco in seconda.
Ma potrebbero sfumare entrambi. I lavori pubblici sono già sfumati andando a Lomurno. Il vicesindaco rimane ancora in dubbio ma l’intenzione manifestata ieri da Bennardi sarebbe quella di una rotazione dell’incarico a partire da Rosa Nicoletti, l’assessore all’Urbanistica.
A Digilio all’Ambiente, Pistone e Cotugno ad Attività produttive e Innovazione si aggiungono D’Oppido, Nicoletti e Colella che mantengono Cultura, Urbanistica e Bilancio più Valeria Piscopiello alle politiche sociali per i 5 stelle.
I Socialisti mettono Lomurno ai Lavori Pubblici e Michelangelo Ferrara alla mobilità.
Intanto ieri i consiglieri hanno sottoscritto anche una sorta di patto di lealtà che prevede che «le decisioni sui provvedimenti importanti ( Bilancio previsionale e simili ) dovranno essere preliminarmente condivise in appositi incontri di maggioranza che dovranno poi tramutarsi, in Consiglio, nella votazione unanime di tutti i consiglieri; ogni gruppo consiliare che ha indicato gli assessori si assume la totale responsabilità del loro operato concedendo facoltà al sindaco di disporre della delega in caso di mancato rispetto del programma e delle linee programmatiche; il nuovo assetto di governo della città sarà dovrà considerarsi valido per almeno un anno dalla data di nomina degli assessori; eventuali spostamenti di consiglieri comunali da un gruppo all’altro non potranno in alcun modo giustificare richieste di variazioni dell’assetto prima della scadenza fissata».
Tra i punti del programma il recupero di Casino Dragone e Casino Padula, il Pums, l’avvio della Fondazione Matera Cultura e il percorso di concorsi e stabilizzazioni.
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