Il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri
7 minuti per la letturaMATERA – Una cifra complessiva di cantieri e di risorse che si avvicina di molto ai cento milioni di euro. E’ la prospettiva immediata su cui il Comune di Matera intende dare un’accelerata in questo scorcio finale di consiliatura (prorogata fino a ottobre) con l’obiettivo di poter appaltare una serie di opere entro il prossimo mese di settembre e di portare almeno quattro provvedimenti fondamentali in Consiglio comunale per il via libera il prossimo mese di maggio.
«Siamo passati dal vivere la quotidianità alla programmazione degli obiettivi futuri» ha spiegato il sindaco De Ruggieri per definire il cambio di passo che ha portato o almeno potrebbe portare ad invertire la tendenza in questi ultimi mesi. La scelta del sindaco di assommare poi a sé la delega ai Lavori Pubblici confermano l’attenzione massima per il settore nella gestione dello scorcio finale di lavoro post 2019. La nuova scuola Torraca-Nitti all’ex centrale del latte, la Casa delle Tecnologie, piazza della Visitazione e la Tangenziale Ovest sono i quattro mega appalti da 25 milioni di euro complessivi che avranno bisogno entro qualche settimana del via libera del Consiglio comunale. Nella tabella in basso i 50 milioni di opere in rampa di lancio a cui bisogna aggiungere altri 13 milioni dei cinque diversi capitoli del Parco della Storia dell’Uomo che Invitalia sta appaltando e i 4,5 milioni della ristrutturazione del Teatro duni che ad oggi ancora non è nella piena disponibilità del Comune.
Nei tempi supplementari di consiliatura il Comune ha almeno 50 milioni a disposizione?
«Nei tempi supplementari come si sa si vincono le partite. La disponibilità del Comune è di molto superiore. Credo sia superiore ai cento milioni di euro. Abbiamo tre milioni ancora da spendere del bando periferie tra Spine Bianche, Piccianello e una rimodulazione per un totale di due milioni di euro per interventi viari nei borghi tra la Martella, Picciano e Venusio. Risorse riferite inizialmente a viabilità dell’area Barilla per due milioni di euro, ridistribuite sui borghi. La questione Barilla rimarrà in giacenza, era nel regolamento urbanistico stralciato, poi ci sono state anche delle modifiche per cui ai soli servizi si sono aggiunti degli alloggi, credo che sarà respinto il rilievo, non c’è accordo e le risorse sono state spostate sulla riqualificazione dei borghi».
A che punto è il riavvio della scuola Bramante?
«Su via Bramante i lavori della scuola sono stati affidati alla seconda classificata, è stato firmato il contratto e appena ci sono le condizioni dovrebbero ripartire. I termini contrattuali per ultimare i lavori sono di 12 mesi, per settembre 2021 la scuola dovrebbe essere pronta».
Poi c’è la questione della nuova scuola all’ex centrale del latte che dovrebbe essere la nuova Torraca-Nitti insieme?
«Quest’opera finanziata con il Cis Basilicata, almeno così abbiamo indicato e attendiamo la formalizzazione di queste proposte andrà in Consiglio comunale a inizio maggio per una variante di destinazione d’uso, legata all’approvazione dell’opera pubblica e poi pensiamo che i lavori possano iniziare nel mese di settembre. Lì si demolisce la centrale del latte e si crea un plesso organico scolastico che comprende scuole dell’infanzia, elementare e media. Va specificato che la struttura di Serra Venerdì non verrà abbattuta ma destinata ad altre funzioni che saranno individuate».
Una volta abbattuta la Torraca cosa succede in via Moro?
«La struttura viene demolita e al suo posto per compattare la piazza verrà una costruzione meno impattante di quelle già presenti con 6350 metri cubi da destinare alla provincia come compensazione di un precedente contenzioso e una parte vuota che potrebbe essere utilizzata dal Comune per altre esigenze che dovremo andare a determinare. Alle spalle si crea un parcheggio libero che però andrà fatto con un progetto di finanza. Sopra ci sarà un parcheggio libero su cui c’è anche un’ipotesi di arrivo di bus extraurbani e sotto ci sarà un altro parcheggio. Ma questo dipenderà poi dal progetto di finanza che sarà realizzato e i tempi sono più lunghi in questo caso».
Invece sul resto di piazza della Visitazione?
«C’è una procedura di esproprio di un esercizio commerciale in piazza Matteotti per cui si andrà in Consiglio e poi per allargare la strada per poter realizzare i parcheggi sotterranei sui due lati della piazza dal lato del Tribunale e di piazza Matteotti per un costo complessivo di 4,5 milioni di euro finanziati dal Cis Basilicata con 220 posti complessivi utilizzando i dislivelli della piazza. Il Cis dovrebbe approvare i progetti presentati molto a breve inserendoli nell’elenco dei finanziati. Noi abbiamo già i progetti definitivi che possiamo appaltare con il bando per procedere poi a quelli esecutivi. Aspettiamo solo quest’approvazione del Cis e poi andremo sempre a maggio in Consiglio e pensiamo di partire a settembre. Noi avevamo bloccato piazza Visitazione perché è venuta fuori la possibilità di fare i parcheggi ed allora avere la possibilità di fare parcheggi in quell’area è essenziale. Su piazza della Visitazione c’è anche un discorso di viabilità creando una bretella di collegamento tra via Saragat con il relativo parcheggio e via Moro».
Poi c’è il progetto finanziato dal Mise per 15 milioni complessivi della cosiddetta Casa delle Tecnologie che dovrà essere nella sua parte strutturale (circa 1,8 milioni) definito nelle prossime settimane?
«La Casa delle Tecnologie andrà anche questa in Consiglio a maggio, c’è un progetto per una struttura in via Maiorana, vicino a piazza degli Olmi. Quell’area verde diventa un parco tecnologico per bambini, strutture comandate dalla Casa delle tecnologie in modo che i bambini potranno giocare con strumenti tecnologici. Un parco di 6400 metri, non si tocca l’area verde. La sistemazione è ritenuta idonea dal Mise e vogliono fare della Casa delle Tecnologie di Matera il primo modello italiano. Dopo l’approdo in Consiglio siamo pronti per l’appalto con lavori che pensiamo inizino anche prima di settembre».
Si riuscirà a cantierizzare tutti insieme questi lavori?
«Sono in rampa di lancio, siamo in grado di farli partire tutti insieme. Aspettiamo l’ok del Consiglio comunale».
La novità degli ultimi mesi è il progetto della Tangenziale c’è il semaforo verde?
«La Tangenziale permette di chiudere l’anello via dei Normanni-via Carlo levi e chi deve fare Matera Nord-Matera Sud può evitare l’incrocio del Pino e via Lucana. E’ strada importante con due corsie da 6,5 metri con marciapiedi e illuminazione. Alleggerisce via Lucana che potrebbe diventare un percorso ad ostacoli ed in questo modo la gente non dovrà arrivare in via Lucana ma si potrà arrivare direttamente da un lato all’altro della città. Via Lucana deve essere fatta in modo tale da rendere privilegiato il tragitto dei bus di linea. Dal giorno dopo l’approvazione in Consiglio di maggio partono le procedure di gara e si contano 12 mesi di lavori».
Come mai in 5 mesi 25 milioni di progetti che non si sono fatti in 4 anni e mezzo?
«Non si è voluto fare un disegno ardente di programmazione e si è entrati nel quotidiano. Avevo detto all’ufficio tecnico dell’epoca di individuare le priorità e invece era il bancomat delle richieste individuali. Sono già stati fatti migliaia di piccoli lavori. E’ cambiato il valore manageriale della gestione dell’ufficio tecnico».
C’è anche un’intesa di maggioranza su questo?
«Sì c’è stata una riunione ed un’intesa della maggioranza. E siamo anche in condizione se riusciamo a trovare intesa di maggioranza anche per la sala consiliare e l’ampliamento del palazzo di città in modo che i vigili urbani trovino gli spazi disponibili con la disponibilità di 900.000 euro che abbiamo identificato dove reperire. Vigili urbani che avevamo pensato di riportare in piazza Tre Torri comprando dei garage e invece risparmiando quei soldi per fare ora la nuova struttura con sala consiliare attigua al Comune».
Infine c’è la questione del Duni su cui ci sono risorse pronte?
«Siamo fermi da un anno e mezzo per una vendita all’asta. Abbiamo versato 2,8 milioni a dicembre, dopo l’ultimo reclamo aspettiamo ancora che il giudice si esprima sul reclamo. Abbiamo fermi per questo motivo 4,5 milioni. E abbiamo un deposito fatto e attendiamo la proprietà per fare tutta la relativa proprietà. Come faccio a fare bandi per interventi dovrei fare come hanno fatto i bandi per piazza Visitazione senza essere proprietario».
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