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Comunali Matera, centrosinistra a caccia dell’unità con Pd e M5S divisi. Azione prova a fare il terzo incomodo


Mancano poco più di tre mesi all’appuntamento con le prossime elezioni comunali. La data certa ancora non c’è ma dovrebbe cadere nella seconda metà del mese di maggio. Ad oggi comunque il quadro politico presenta più incognite e interrogativi che punti fermi. Non esistono coalizioni già precostituite con uno strenuo tentativo di andare tutti con tutti ma senza che in realtà vi sia la possibilità e la capacità di poter allargare la coalizione. Almeno nella maggior parte dei casi.

COMUNALI A MATERA, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE


Proviamo a ricostruire con ordine le questioni chiarendo il punto che le intese precostituite di cui tanto di parla soprattutto nel centrosinistra sono molto lontane e che l’idea da un lato di riproporre nel centrodestra la coalizione delle Regionali e dall’altro di allargare il centrosinistra da Sinistra Italiana ad Azione e Italia Viva appaiono più dei periodici ipotetici dell’irrealtà che delle situazioni a cui dare una certa concretezza. E senza avere le idee chiare sulle coalizioni parlare di candidati sindaci diventa quasi impossibile.

In questo contesto appare probabile che i grandi poli che andranno a concentrare le attenzioni potranno essere almeno tre con alcuni battitori liberi, almeno un paio che potrebbero decidere di provare ad aggregare una parte degli insoddisfatti.

IL CENTRODESTRA

Al momento la situazione è quella più lineare ma non priva di incognite. Il centrodestra malgrado qualche mal di pancia e la proposta senza seguito di primarie avanzata da Forza Italia dovrebbe andare compatto secondo gli equilibri nazionali e la proposta del candidato sindaco toccare a Fratelli d’Italia che malgrado sia il primo partito anche in Basilicata è finora rimasto a bocca asciutta sia a livello regionale sia a Potenza città.
Il nome designato tra l’altro è quello del coordinatore regionale Piergiorgio Quarto, ex consigliere regionale su cui potrebbe cadere l’investitura del centrodestra che attende le scelte di Roma. Immaginare che qualche pezzo possa staccarsi è possibile ma improbabile viste le implicazioni anche Regionali.

Più difficili è immaginare un centrodestra “classico” che va oltre il suo perimetro a cominciare dal perimetro delle Regionali. Malgrado gli appelli delle ultime ore della ministra Casellati coordinatrice regionale di Forza Italia a Pittella ed Azione a confermare la coalizione che governa la Regione, questa al momento non sembra ipotesi prioritaria anzi al massimo potrebbe tornare in scena in un eventuale ballottaggio ed anche l’apertura a forze civiche se non quelle classiche del centrodestra cittadino appare più che improbabile.

IL CENTROSINISTRA

Il caos nel centrosinistra è evidente. L’unità è solo apparente, è una finzione a cui probabilmente neanche i diretti interessati credono. Nel Pd si fronteggiano a suon di numeri ma anche di visioni opposte delle scelte da fare due componenti diverse che mettere insieme è molto difficile. Una che punta più verso il centro ed un’altra che guarda più ad un equilibrio con i 5 stelle. I rapporti con il M5S dopo lo strappo con caduta dell’Amministrazione Bennardi sono ai minimi termini. Immaginare che “i fratelli coltelli” possano andare insieme alle elezioni e poi ritrovarsi a governare dalla stessa parte è davvero complesso. La stroncatura recente in questo senso dell’ex vicesindaco Materdomini certifica una distanza evidente.


In questo campo il Pd dovrà lottare per rimanere unito (il cosiddetto modello Potenza spinge sempre di più per emergere anche se segnerebbe la sconfitta definitiva del segretario regionale Lettieri). Ma difficilmente insieme al M5S. Forse guardando più al centro o molto più probabilmente guardando verso due direzioni diverse. Una più a sinistra vicina ai 5 stelle o a qualche componente civica come Progetto Comune ed una più al centro verso Azione. Ad oggi l’idea di andare con tutti da Azione a M5S sembra più fantascienza che scienza. Magari il parto di qualche mente lontana dalle vicende politiche della città dei Sassi.

LA PARTITA NEL CENTROSINISTRA È APERTA


Ad oggi nel centrosinistra la partita, per le comunali a Matera, è aperta. Le previsioni impossibili. Probabile una scomposizione di forze in almeno due o tre parti considerando che il M5S potrebbe (resta l’ipotesi più probabile) andare da solo magari con qualche civica vicina e qualche partito che già l’aveva sostenuto nell’ultima consiliatura.

E la divisione in altre due parti sarà quella che prenderà al suo interno il Pd con rispettivi “cespugli” prenderanno le strade diverse verso cui spinge il Pd. In questo contesto di centrosinistra un ruolo di non poco conto lo svolgerà certamente anche Bcc che sembra avere da spendere proposte e uomini per la candidatura a sindaco.

IL PARTITO DEMOCRATICO

La prima ipotesi è tenerlo unito e portarlo al voto con il proprio simbolo. Ma ad oggi è difficile immaginare che succeda senza una spaccatura o fuoriuscita interna. In questo senso l’autosospensione del consigliere regionale Cifarelli è il sintomo di un malessere che potrebbe aggravarsi sul versante cittadino. Se Gravela e Cifarelli guardano più verso il centro e verso Azione mentre un’altra parte del partito parte dalla base politica delle Regionali e dall’alleanza con il M5S è chiaro a tutti che le due cose non sono conciliabili. Il Pd dovrà scegliere oppure subirà un’ennesima scissione interna.

Anche se considerando i complicati equilibri interni al partito la fantapolitica suggerisce che l’implosione del Pd materano potrebbe essere una soluzione non proprio sgradita agli strateghi che guardano oltre Matera e le sue Comunali.
Al segretario regionale Lettieri il compito di tenere insieme queste differenze anche se ad un certo punto una direzione dovrà essere presa superando i tatticismi.

IL M5S


Che ci sia una dicotomia tra i vertici regionali e provinciali che sono a pieno titolo a ricercare un’alleanza simile a quella delle Regionali da allargare poi il più possibile (anche se non fino ad Azione) e invece i riferimenti comunali dall’ex sindaco Bennardi all’ex vicesindaco Materdomini che guardano in una direzione diversa che porta il M5S in una direzione molto più simile a quella di cinque anni fa con una coalizione ridotta e fondata soprattutto su sé stessi e l’idea di poter comunque ambire al ballottaggio. Due visioni che si confrontano ma che di fatto dovranno trovare un punto di incontro.

IL “GRANDE” CENTRO

Potrebbe essere Azione a creare un terzo polo che si metta tra centrodestra e centrosinistra e raccolga le insoddisfazioni da un lato e dall’altro che sembrano evidentemente non mancare. Un terzo polo che permetterebbe al leader regionale Pittella di non “forzare” la mano con l’alleato di centrodestra alle Regionali ma continuare a flirtare con almeno una parte del centrosinistra.


Qualche pezzo di insoddisfatti potrebbe arrivare dal centrodestra (sotto osservazione in particolare gli eventuali mal di pancia dentro Forza Italia) e qualche altro dal centrosinistra (con Cifarelli e Pittella che sembrano viaggiare su una stessa lunghezza d’onda e senza una soluzione dentro al Pd la sintonia potrebbe diventare molto di più). Nel frattempo a questo tentativo guarda con favore Volt, apre decisamente anche la nuova civica X Matera Capitale, guarda con attenzione la lista capeggiata dall’imprenditore Luca Prisco Democrazia Matherana e probabilmente anche Italia Viva che mantiene in questo momento una posizione più prudente rispetto al resto della compagnia.

Si tratta di un’area, questa di centro, che potrebbe incontrare i favori di esponenti storici della politica materana e di quel manifesto della buona politica che è stato presentato qualche giorno fa e che costituisce evidentemente una base di confronto.

LE LISTE CIVICHE

Tra le realtà civiche che si stanno muovendo quella più attiva, per le comunali di Matera, è certamente Progetto comune presieduta dall’ex consigliere regionale e assessore Enzo Santochirico. Concentrata sulle questioni e sui progetti e in apparenza meno sulla politica guarda probabilmente alle scelte e alle divisioni che sembrano inevitabili tanto nel Pd quanto nel M5S pensando magari di poter ricostruire un’alleanza sotto altre forme simile a quella che ha da poco finito di governare la città. Di certo pare essere un competitor in campo alla stregua di Democrazia Matherana di Prisco che ha escluso un passo indietro rispetto alla candidatura a sindaco ma che in un’ottica di alleanza potrebbe anche valutarlo.

Da Matera nel cuore a Matera civica invece il dialogo rimane aperto. Così come altre realtà potrebbero affacciarsi molto presto sulla scena cittadina. Per 5-6 candidati a sindaco e un quadro di alleanza che dovrà essere più chiaro entro marzo. Per diradare la nebbia che al momento è assoluta.

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