Il palazzo municipale di Matera
3 minuti per la letturaMATERA – Nessun rischio per gli equilibri di bilancio del Comune di Matera malgrado la mole di contenzioso con 202 procedimenti pendenti produca un debito potenziale di 44,5 milioni di euro.
A spiegarlo al “Quotidiano” Eustachio Quintano negli ultimi cinque anni e ancora per alcune ore assessore al Bilancio del Comune e da gennaio anche al contenzioso.
«La valutazione su quella cifra va fatta in maniera diversa perché serve un’analisi delle diverse situazioni e una prognosi per capire davvero quali sono i rischi e dunque i debiti potenziali che si possono abbattere sul Comune. Così invece c’è l’intera mole di contenzioso senza alcuna valutazione o distinzione. Io posso dire comunque di aver chiesto anche alla dirigente all’avvocatura se ci fossero gli equilibri di bilancio e di cosa aveva bisogno per garantirli. La risposta è stata che servivano 4,5 milioni per il pagamento di alcuni debiti fuori bilancio, risorse già previste nel fondo liti per poco più di 2 milioni a cui si è aggiunto l’avanzo per altri 2,5 milioni di euro. Per cui quello che è stato chiesto è stato fatto. Non ci sono rischi stando agli atti»
Quintano poi spiega dunque la relazione dei revisori che di fatto rispondono alla ricognizione che è stata fatta dall’avvocatura. «I revisori hanno detto che solo se quella cifra produce tutti i debiti ed allora c’è un rischio per il bilancio. Lì c’è solo un’elencazione delle cause in atto. Se però il dirigente che ha evidenziato quest’elencazione rispondeva a quello che normalmente viene chiesto avrebbe dovuto dare un minimo di giudizio prognostico sulle singole voci. Ci sono diversi giudizi ad esempio il cui esito sarà ben più favorevole rispetto alle richieste come quello della società che doveva fare i lavori al Kennedy su un’aggiudicazione di 600.000 euro chiede oltre due milioni di euro. In realtà se si guarda evoluzione della causa affidata ad un avvocato competente porta il Ctu a riconoscere una cifra non superiore credo ai 200.000 euro. Insomma ben diversa da quella diversa che è parte di 44 milioni credo».
Quanto all’utilizzo dell’avanzo fatto nelle passate settimane prima dei dati attuali sulla ricognizione: «L’utilizzo di quell’avanzo è stato avallato dai revisori con una nota. Non si può dire che c’è stato un ennesimo tradimento della città come ha detto il consigliere Michele Paterino.
Paterino facesse nomi e cognomi di quali sono le responsabilità se c’è un tradimento politico e ne spiegasse le motivazioni o se c’è un tradimento della struttura facendo nome e cognome.
Questo non è un problema nato con l’Amministrazione De Ruggieri perchè la quasi totalità di questi debiti hanno origine molto indietro nel tempo». Quintano spiega poi anche come nasca questa ricognizione: «E’ una ripicca interna da parte della dirigente facendo autentico terrorismo che fa seguito ad un’azione disciplinare avviata dall’amministrazione nei suoi confronti».
Quintano insiste: «anche i tanti giudizi in Corte d’Appello vanno valutati nello specifico per capire il reale rischio e quali sono le prognosi. Ci sono comunque contenziosi per i quali il Comune si è appellato oltre la Corte d’Appello e su cui penso si potrà abbattere notevolmente la cifra da 5 milioni a 2,5 circa».
Ma sui conti e sulla necessità di monitorare al meglio queste situazioni Quintano aggiunge: «Evidentemente non si possono completamente ignorare e visto chgli equilibri non sono stati ancora votati e dovranno essere votati il 30 novembre, chi arriverà potrà fare un’analisi precisa di soccombenze immediate o dell’immediato futuro e intervenire.
Lo rivedessero e decidessero cosa si potrà fare».
Quintano conclude dicendo: «fino al 3 settembre scorso la dirigente all’avvocatura aveva confermato il permanere degli equilibri di bilancio anche nel Consiglio sui debiti che si è tenuto».
«Per quanto mi riguarda dal momento che tengo alla continuità amministrativa sono pronto a incontrare il successore in queste deleghe per dettagliare al meglio le diverse situazioni che verranno ereditate».
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