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Fine della consiliatura del sindaco Bennardi in vista col Pd che ha firmato la mozione di sfiducia ma ha garantito finora i numeri in aula
È decisamente in corso ma con un esito incerto il tentativo della minoranza consiliare del Comune di Matera di interrompere anzitempo la consiliatura Bennardi con le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali (17).
La notizia che si è tentato di mantenere il più possibile riservata è di fatto esplosa negli ultimi giorni con la verifica della possibilità di staccare immediatamente la spina all’Amministrazione approfittando del fatto che l’ultima arrivata in Consiglio, cioè la consigliera Amoroso si è dichiarata dell’opposizione e dunque i numeri andrebbero ad aumentare.
Per arrivare a 17 l’opposizione avrebbe bisogno di avere le stesse firme della recente mozione di sfiducia a cui aggiungere quella della Amoroso.
IL SINDACO BENNARDI E LA POSIZIONE DEL PD
In questo senso gli ostacoli evidenti appaiono soprattutto due. Il primo è la posizione del Partito Democratico che recentemente è rimasto in aula per garantire il numero legale. E così è stato accusato di sostenere più o meno apertamente la maggioranza ma ha sempre negato questo tipo di circostanza.
Ora c’è però da capire se queste parole trovano riscontro anche in fatti concreti e se dunque i tre consiglieri del Partito Democratico sono pronti a fare questo ulteriore passo dopo aver sottoscritto la mozione di sfiducia.
Per il Pd si tratterebbe anche di un esame in prospettiva futura che andrebbe a definire i rapporti con il M5S ma anche con il resto della coalizione e con quelle parti che si trovano oggi apertamente all’opposizione. Insomma un test vero e proprio sul presente ma anche sugli accordi futuri.
L’INCOGNITA CINELLA DA POCO USCITO DALL’OPPOSIZIONE
L’altra incognita riguarda il consigliere Cinnella uscito dall’opposizione recentemente per dichiararsi indipendente e non si sa se ancora disponibile a sottoscrivere un atto di sfiducia o addirittura di decadenza, con le dimissioni, della consiliatura. Al suo interno l’opposizione è chiamata anche a gestire rapporti e diffidenze che non facilitano l’individuazione di una posizione comune. Questa settimana appare decisiva per capire se le condizioni per quest’accelerata e la chiusura della consiliatura ci siano oppure no.
In caso contrario l’obiettivo successivo diventerebbe il bilancio di previsione che finora è sempre stato affrontato e votato entro la fine dell’anno e che potrebbe essere un esame ulteriore per comprendere il comportamento dei diversi gruppi e consiglieri e per poter dare anche un’eventuale spallata all’amministrazione che sembra essersi indebolita dopo le ultime scelte che sono state fatte.
Questi giorni chiariranno se l’opposizione è in grado di accelerare la chiusura della consiliatura o se comunque si riuscirà ad andare avanti anche se i numeri sono oggettivamente molto più limitati rispetto al passato.
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