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MATERA – De Ruggieri resiste ma i numeri non ci sono più. Manca al momento un atto di coraggio di tutti quanti i consiglieri comunali della minoranza sotto forma di volontà a dimettersi. La spallata tentata ieri non è andata a buon fine ma la minoranza non sembra assolutamente rassegnata e lavora da ieri per portare in Consiglio comunale una mozione di sfiducia al primo cittadino che abbia i numeri sufficienti per poter essere presentata e poi discussa adeguatamente.
Un percorso che non sarà molto lungo e che potrebbe concretizzarsi nel giro di alcune ore su una strada che comunque appare decisamente condivisa sia pur con qualche distinguo. A spingere in maniera più forte verso questa soluzione perché, evidentemente maggiormente scottati da questa situazione emersa negli ultimi giorni è la compagine “chiurazziana” che potrebbe però già aver perso un pezzo stando ai comportamenti emersi ieri in Consiglio. De Mola che aveva dichiarato la sua uscita dalla maggioranza insieme agli altri tre consiglieri non ha però partecipato, differentemente dagli altri tre, alla riunione della minoranza nel corso del Consiglio e non ha lasciato l’aula anche se il numero legale per altre assenze sopraggiunte non c’era comunque. Segnali forse di una differenza di posizioni verso un’opposizione che non voglia dire automaticamente chiusura della consiliatura.
Per De Ruggieri evidentemente una manna vera e propria per evitare la chiusura della sua avventura da sindaco in maniera traumatica e inattesa visto il varo recente di una nuova giunta. Ma evidentemente i problemi all’interno della minoranza sono più di uno e i numeri dei sottoscrittori di una mozione di sfiducia restano tutti da determinare anche se il minimo di 10 consiglieri dovrebbe essere comunque garantito. Nel corso delle prossime ore si capirà in che modo la minoranza deciderà di procedere e se ci saranno le condizioni per avviare una discussione istituzionale di sfiducia nei confronti del primo cittadino che potrebbe alla lunga e pubblicamente far emergere anche altri malumori che al momento rimangono sopiti ma che certamente esistono all’interno di ciò che rimane della maggioranza del sindaco.
A condurre le danze in Consiglio ieri è stata evidentemente la minoranza perché dall’altra i numeri per garantire il numero legale non vi erano e dunque sindaco e consiglieri di maggioranza hanno dovuto pazientemente aspettare le decisioni che sono arrivate dall’altra parte. Nel corso del suo intervento il sindaco ha spiegato che dopo l’approvazione del bilancio «fu sollecitata la necessità di rivedere la giunta e superare alcune circostanze che avevano trovato nel corso del Consiglio comunale alcune anticipazioni e reazioni. Si è sentita la necessità di operare questa rivisitazione inserendo alcune indicazioni che venivano dai gruppi consiliari e altre dalla società civile per rafforzare gli elementi di programma, progetto e azioni del governo municipale fino al prossimo maggio». De Ruggieri ha fatto riferimento ad alcune vicende particolari del Consiglio comunale del 30 dicembre, è parso chiaro che parlasse delle scuse che ha espresso nei confronti di un consigliere comunale che ha lamentato le parole di un post facebook dell’ex assessore Trombetta ritenuto “offensivo” nei confronti dell’opposizione. Un caso vero e proprio a cui a suo tempo De Ruggieri ha posto rimedio con le scuse.
Di certo però le conseguenze dell’ultimo avvicendamento di giunta non hanno assolutamente giovato alla maggioranza. Il pallino del futuro dell’Amministrazione De Ruggieri rimane in mano all’opposizione. Di certo una dimostrazione politica di debolezza in quest’ultimo scorcio di consiliatura in cui l’unica priorità realmente alla portata appare il regolamento urbanistico.
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