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Turisti a Matera: come presenze turistiche sembrano lontanissimi i fasti del 2019

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MATERA – «Quelle poche preonotazioni che cominciavano arrivare sono state scoraggiate dall’ultima ordinanza regionale per gli ingressi in Basilicata». E’ la voce pressoché unitaria che si è diffusa ieri tra gli operatori turistici materani dai titolari dei B&B ai ristoratori, agli stessi albergatori. Una preoccupazioni uniforme che si è accompagnata ad una sorta di allontamento, questo almeno è quanto lamentato, di quelle persone che cominciavano a ritornare nei locali dopo lo stop generale. «Abbiamo ricevuto delle disdette visto che non si comprende bene come bisogna comportarsi, di fronte alle troppe complicazioni la gente si scoraggia e questi sono i risultati. Il numero verde regionale risulta inaccessibile e non risponde nessuno (nel primo pomeriggio la Regione comunicherà di aver attivato una piattaforma per registrare la propria presenza in Basilicata, ndr)» spiega Guido Galante dell’Associazione materana che raggruppa una cinquantina di B&B. «Abbiamo visto dei timidi segnali di incoraggiamento e subito sono stati frenati da quest’ordinanza, servirebbero procedure più semplici come quelle della Puglia per non scoraggiare i turisti che vogliono arrivare. Diversi sono i colleghi che hanno visto cancellare le prenotazioni ricevute».

Tra i ristoratori stessa musica come conferma Gianni Genco di Assoturismo Confesercenti: «servirebbe una maggiore chiarezza nelle scelte lucane e più in genere delle regioni per i turisti che spesso arrivano e non sanno cosa trovano e come si devono comportanre. Posso dire che abbiamo visto qualche disdetta in queste prime ore dopo l’ordinanza e vedremo come sceglieranno di comportarsi quegli ospiti della vicina Puglia provenienti soprattutto da Altamura che hanno scelto di prenotare e di mangiare a Matera. Speriamo che non ci siano passi indietro. La nuova piattaforma regionale? E’ sicuramente un passo avanti rispetto al numero verde che non permetteva di dare risposte ma di certo non può bastare, servono decisioni chiare per evitare che siano controproducenti in questo momento. Bisogna essere consapevoli che ogni scelta che viene fatta comporta delle conseguenze sotto il profilo economico per le attività imprenditoriali».

La stessa Confesercenti regionali attraverso una nota del presidente Giorgio Lamorgese ha spiegato: «Apprendiamo dal sito della Regione Basilicata il contenuto dell’Ordinanza che, a differenza nell’ordinanza 25 del 1 giugno 2020, impone alle persone provenienti da regioni diverse di comunicare la propria presenza in Basilicata, fatta eccezione per gli ingressi dovuti a motivi di lavoro, salute. La predetta Ordinanza genera confusione rispetto al contenuto della precedente perchè, a distanza di soli 3 giorni, prevede nuovamente la segnalazione di quanti, nel frattempo, hanno deciso di venire a trascorrere qualche ora/giorno in Basilicata con danno totale per le attività turistiche che a partire dal 3 giugno scorso si erano organizzate per ricevere clienti anche da fuori regione». Dura la presa di posizione di Lamorgese.

«Abbiamo l’impressione che la Regione Basilicata affronti tale problematica con sufficiente pressapochismo, ignorando le ricadute che detti provvedimenti hanno sul comparto produttivo locale. Pertanto chiediamo chiarezza che permetta alleimprese di continuare a lavorare». L’assessore del Comune di Matera Marianna Dimona da un lato conferma «che alcune rimostranze degli operatori sono arrivate anche a me». Dall’altro però aggiunge: «siamo in una fase delicata e in un periodo di rodaggio per cui credo opportuno come Amministrazione verificare se questi problemi sono superabili in breve oppure no».

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