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Stato di agitazione per l’emergenza caldo, a rischio albicocche e nettarine
POTENZA – La Coldiretti Basilicata, in una nota diffusa dall’ufficio stampa, ha annunciato «lo stato di agitazione delle imprese agricole del Metapontino, in quanto la decisone dell’Autorità di bacino di diminuire la portata dell’acqua per l’irrigazione sta causando notevoli problemi soprattutto alle produzioni precoci di albicocche e nettarine».
Secondo il presidente della Coldiretti lucana, Piergiorgio Quarto, «siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestando con pesanti conseguenze sull’agricoltura. Non può l’agricoltura di qualità di tutta la fascia del Metapontino essere messa a rischio da adempimenti burocratici di sovrapposizioni di enti come Autorità di bacino ed ente di irrigazione che bloccano i flussi irrigui necessari a poter svolgere al meglio l’attività agricola. Abbiamo fatto appello alla sensibilità del presidente della Giunta regionale – ha concluso Quarto – affinché intervenga alla risoluzione immediata del problema».
E proprio per oggi l’assessore regionale alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia, ha calendarizzato un incontro nel Dipartimento Politiche Agricole e Forestali a Potenza con Giuseppe Musacchio del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto e Antonio Anatrone dell’Autorità di Bacino, alla presenza di Vito Marsico in rappresentanza della presidenza: l’obiettivo è «acquisire le informazioni di dettaglio utili a comprendere la questione, focalizzare le criticità e istruire possibili soluzioni definitive, in un contesto nel quale l’utilizzo virtuoso della risorsa idrica, in una stagione ad oggi poco piovosa, è responsabilità che tutti gli attori dovranno assumere. La tempestività nel rendere disponibile la risorsa idrica è – secondo Braia – condizione fondamentale per consentire all’agricoltura in generale, in questo periodo dell’anno, e al comparto ortofrutticolo in particolare, di condurre nel migliore dei modi possibili la campagna produttiva 2017-2018».
LA RIUNIONE IN REGIONE «Monitorare con continuità e gestire con responsabilità. Sono queste le direttrici sulle quali intendiamo procedere per gestire al meglio una potenziale emergenza che nei prossimi mesi potrà determinarsi a causa del basso indice di piovosità registrato nei primi 4 dell’anno. Una situazione che ha già determinato ad oggi una maggiore richiesta totalmente evasa per 3 milioni di metri cubi, e una contestuale diminuzione delle disponibilità nei nostri invasi di circa 116 milioni di metri cubi di acqua, rispetto al 2016», ha detto Braia, secondo il quale «saranno garantiti i quantitativi necessari di acqua ai cicli colturali in corso, in tutta la regione nonostante tale situazione di contesto, che deve indurci ad una azione di responsabilità collettiva sul controllo e la gestione oculata della risorsa idrica». Al termine della riunione che ha analizzato i dati resi disponibili dall’Autorità di Bacino e dal Consorzio di Bonifica e le criticità esistenti, si è deciso di provvedere a una rimodulazione dei volumi di acqua necessari al comparto agricolo che il Consorzio si è impegnato a produrre nelle prossime ore. «La rimodulazione rappresenterà, dopo le necessarie ratifiche ai tavoli regionali e nazionali, le condizioni che l’Autorità di Bacino e l’Ente Irrigazione (Eipli) dovranno, ognuna per le proprie competenze, rispettare, con l’impegno di verificare tali adempimenti in maniera continua e sistematica. Per tali obiettivi, d’intesa con il Presidente della Giunta Regionale, Marcello Pittella, si provvederà a convocare nei prossimi giorni un tavolo operativo regionale con tutti i soggetti che a vario titolo utilizzano la risorsa idrica in Basilicata, oltre l’agricoltura, a cui farà seguito la riunione del Comitato di coordinamento sull’accordo di programma sottoscritto nel 2016 per la relativa attuazione».
L’ALLARME DELLA CIA Poche ore di acqua per irrigare specie le colture drupacee (albicocche e pesche) che in questo periodo hanno maggiore bisogno di acqua rischiano di compromettere produzioni e qualità: è l’allarme lanciato da Leonardo Persiani, dirigente della Cia Metapontino, che riferisce che oggi a Rotondella nelle aree più alte l’acqua è stata erogata dalle 9,30 alle 11,30. Per la Cia bisogna intervenire tempestivamente nei confronti dell’Autorità di Bacino e del Consorzio di Bonifica Bradano-Metaponto perché la programmazione dell’irrigazione, tenendo conto che gli invasi ad oggi registrano una carenza rispetto ai primi di maggio 2016, deve essere parametrata sulle esigenze delle colture. «Questo – spiega Persani – significa che adesso va fatto il massimo sforzo per garantire l’acqua necessaria alle drupacee. C’è poi il solito problema dei lavori di manutenzione e riparazione di impianti e condotte obsolete che – continua il dirigente della Cia – avvengono con notevole ritardo perché come è noto la perdita di acqua continua ad essere consistente».
La Cia evidenzia le potenzialità interessanti anche nell’ambito delle produzioni precoci (albicocche, pesche e nettarine), in grado di spuntare prezzi remunerativi e costanti, oltre ad essere caratterizzate da un notevole rinnovo varietale e che le produzioni sono significative: l’albicocco (56.450 t su 4.759 ha), il pesco (35.933 t su 1.974 ha) e la nettarina (35.311 t su 1.780 ha) ed avverte sul rischio concorrenza delle produzioni spagnole che puntano su prezzi più bassi e non certo su qualità e tipicità dei prodotti.
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