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MATERA – Due giorni secondo le previsioni condizionati solo parzialmente dal meteo non ottimale per il mese di aprile ma comunque con numeri molto positivi. È questo di fatto il primissimo bilancio delle presenze turistiche a Matera nel giorno di Pasqua e Pasquetta con alberghi pieni e con un turismo di prossimità che in parte viene rallentato dal meteo.

“Le impressioni sono positive e segnalano una ripartenza che pensiamo in base ai primi dati in nostro possesso possa prolungarsi anche ai mesi di maggio e giugno” spiega al Quotidiano Nicola Taddonio di Confguide, “si è lavorato con continuità in questi ultimi giorni. La città ha mostrato il suo lato migliore e anche sotto il profilo del decoro e della pulizia non sono arrivate particolari rimostranze dai turisti presenti. Posso confermare anche io che in maniera particolare sono ritornati soprattutto i turisti stranieri e questo per noi è certamente un ulteriore elemento di carattere positivo”.

Taddonio poi segnala però anche alcuni elementi che dovevano essere programmati decisamente meglio: “per quanto riguarda l’approdo al belvedere con le corse dei bus e senza taxi e Ncc al di là del contenuto dell’ordinanza comunale io credo ci sia stato un problema di comunicazione perché queste decisioni vanno prese per tempo e non pochi giorni prima della Pasqua. Occorre che i turisti sappiano e si possano organizzare e così anche gli stessi operatori. C’è poi la questione molto grave che riguarda anche quest’anno la chiusura delle chiese rupestri sul territorio comunale. Questa volta pare che all’ultimo minuto non è stato trovato un accordo con il Cea per tenerle aperte ma non è una cosa che può essere considerata ammissibile”.

“Prima ci era stato detto – continua il responsabile di Confguide – che c’era un problema legato ai lavori e al cantiere che non avevano permesso negli ultimi due anni di tenere quelle chiese aperte. Oggi con i lavori conclusi la situazione non è cambiata e non sono elementi che possono considerarsi ammissibili in una città che vuole avere una prospettiva di carattere turistico e che si proietta nel medio periodo per una risalita dei dati”.

A spiegare quanto avvenuto e quanto invece avverrà nei prossimi giorni per scongiurare il problema è Michele Lamacchia presidente dell’ente Parco Murgia materana: “penso che già nel prossimo week end almeno un paio di chiese rupestri potranno essere aperte grazie al lavoro svolto da alcuni volontari che potrà darci questo supporto. Avevamo chiesto che rimanesse traccia delle operazioni e delle presenze che c’erano in questi giorni e avevamo trovato con la disponibilità del Cea una soluzione in questo senso, purtroppo però per una decisione interna al Consiglio direttivo di uno dei soci questa soluzione non si è resa praticabile ma stiamo risolvendo e pensiamo che nel giro di qualche giorno si potrà avere la riapertura delle chiese”.

Ci sarà poi da affrontare anche la questione taxi e Ncc e Lamacchia ribadisce: “quella strada è comunale quindi la competenza sul transito è del Comune. Oggi con la carreggiata divisa a metà e lasciata in parte ai veicoli e in parte a pedoni e ciclisti per motivi di sicurezza quel transito non è possibile. L’unica soluzione che io posso intravedere è quella di un semaforo che segnala un senso unico alternato. Ma non è una cosa che tocca l’ente Parco”. I prossimi test dal week end del 25 aprile a quello del 1 maggio potrebbero confermare il trend appena avviato che segnala di fatto una ripartenza turistica a cui la città di Matera non può considerarsi estranea.

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Fabio Grandinetti

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