I frigoriferi abbandonati nel parco Murgia poi ripulito dagli ingombranti
3 minuti per la letturaMATERA – «Ormai il video controllo con l’installazione di telecamere di sorveglianza nel Parco della Murgia è diventato indispensabile. Stiamo valutando ipotesi di progetti che permettano di finanziare questo tipo di necessità». Le spiegazioni sono del presidente dell’ente parco della Murgia materana Michele Lamacchia che spiega al “Quotidiano” gli ultimi episodi di abbandono di rifiuti nel parco che sono culminati con quattro frigoriferi ritrovati in località Murgecchia dove erano stati bellamente lasciati e che il Parco stesso ha provveduto a rimuovere liberando l’area. «Negli ultimi tempi abbiamo constatato in particolare un aumento di buste di rifiuti indifferenziati che evidentemente cittadini che non vogliono fare la differenziata gettano via nell’area del parco, in più lungo le provinciali che circondano il parco stesso in direzione di Ginosa o di Montescaglioso non mancano i rifiuti edili che vengono lasciati colpevolmente sul lato della strada invece di essere normalmente smaltiti» racconta il presidente Lamacchia.
«Qualche giorno fa poi abbiamo ricevuto una segnalazione di questi quattro frigoriferi che sono stati lasciati in località Murgecchia e che abbiamo provveduto a rimuovere. Contemporaneamente le guardie dell’Anpana hanno provveduto a fare una perlustrazione nell’area alla ricerca di altro materiale ingombrante che abbiamo puntualmente trovato e che abbiamo anche in questo caso provveduto a rimuovere». Un controllo che però l’ente parco non riesce effettivamente a garantire lungo l’intera area del Parco della Murgia e che dunque provoca di fatto questi eventi che sono imprevedibili. «Purtroppo dobbiamo considerare che il parco è costituito da un’area di 8mila ettari complessivi.
Non un’area enorme ma certamente un’area molto grande e che dunque in questo senso richiederebbe comunque con una certa difficoltà forme di controllo. E’ vero che non ci sono dei guardia parco in servizio ma c’è una convenzione appunto con l’Anpana perchè si provveda a un controllo il più possibile assiduo del territorio. Sono stati proprio loro a segnalarci la presenza di quei frigoriferi ed a verificare la situazione. Ma siamo consapevoli che servirebbe intervenire in maniera diversa con l’installazione di un certo numero di telecamere. Purtroppo però» spiega ancora Lamacchia, «il Parco non ha risorse a sufficienza e dunque deve valutare le ipotesi progettuali per il posizionamento delle telecamere e partecipare a bandi che consentano di poter realizzare queste ipotesi progettuali. Di certo posso confermare che oramai per diversi motivi e necessità sta diventando sempre più necessario, direi indispensabile che ci sia un sistema di videocontrollo sugli accessi che avvengono all’interno del Parco» spiega ancora Lamacchia.
Quanto ai motivi che spingono i cittadini ad utilizzare il parco per abbandonare dei rifiuti Lamacchia spiega: «credo che una delle questioni sia soprattutto di carattere informativo. Bisognerebbe spiegare di più e meglio che ci sono dei centri di raccolta degli ingombranti che possono essere utilizzati per lo smaltimento e che dunque non occorre il parco o che non costa nulla o davvero poco smaltire materiale edile in grande quantità da parte di imprese senza che questo venga lasciato in area Parco. Aspetti che non risultano tutti ben chiari ai cittadini».
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