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3 minuti per la letturaLa denuncia del Tribunale dei malati di Matera: dai ritardi delle visite a quelli degli esami istologici, per i pazienti oncologici una vita e un’assistenza piene di ostacoli
Le visite di controllo di pazienti affetti da patologie oncologiche che si trascinano ben oltre il pensabile. E’ questa la questione che allarma più di ogni altra i pazienti materani, oncologici in particolare, tanto da richiedere il supporto e l’intervento del Tribunale dei diritti del malato di Matera. E dall’altro lato c’è la radioterapia come possibile opzione per migliorare la qualità della sanità territoriale e provare a rilanciarla con l’occasione importante del convegno di domani.
Sono i principali dati di un primo bilancio a sei mesi dall’insediamento del neo presidente del Tdm di Matera Pasquale Andrisani che ha spiegato al “Quotidiano” come “tra contatti telefonici e incontri presso la sede del Tdm sono più di un centinaio le richieste di aiuto pervenutemi. Di questo centinaio circa 40% riguardano persone con patologie oncologiche che devono effettuare visite di controllo. Si rivolgono al TDM perché al cup programmano la visita anche a distanza di 2-3 mesi nonostante sulla prescrizione medica del medico di medicina generale oltre al quesito diagnostico è indicato il codice di priorità: U ( entro 72 ore) o B ( entro 10gg)”.
Una situazione che evidentemente mette in luce una situazione di difficoltà anche rispetto a quanto previsto dal PNGLA ( piano nazionale del governo per le liste d’attesa). “Non solo: se in una struttura non è possibile accedere alla prestazione con quei codici è la struttura stessa che deve mandare il paziente presso un’altra struttura che garantisca allo stesso paziente quel codice di priorità. Se nemmeno questa struttura può garantire l’urgenza, il paziente ha diritto sempre secondo la legge ad avere l’introemenia senza costi aggiuntivi oltre al ticket (e lo paga)” viene spiegato da Andrisani ma evidentemente è una situazione che poi non si verifica. “La legge purtroppo si scontra con la dura e miserabile realtà dei fatti”.
Tra le altre questioni segnalate con continuità “un 20/25 % invece in questi circa 6 mesi si è rivolto al TDM perché lamenta ( giustamente) gli abnormi ritardi nell’avere un referto di un esame istologico (anche fino a 5 mesi di ritardo). L’azienda si giustifica con la mancanza di anatomopatologi. Comprensibile ma non giustificabili questi ritardi che possono ( come è già accaduto purtroppo) compromettere lo stato di salute dei cittadini.
La restante percentuale di quel centinaio di contatti poi, fa riferimento a lamentele ( miste a rabbia) dovute alle lunghe liste di attesa per altre visite specialistiche (tiroide, oculistica, cardiologica tra le più richieste). Parliamo di prenotazioni per questo tipo di visite che vanno dagli 8 mesi all’anno e mezzo”. Insomma niente di tollerabile rispetto ad una serie di necessità e di controlli che devono avere inevitabilmente tempi più brevi.
Andrisani conferma il suo impegno di questi primi mesi e gli obiettivi che si è prefissato: “Spero di poter contribuire nel tempo a migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini materani attraverso la difesa del diritto alla salute e all’accesso alle cure previste dall’art.32 della nostra Costituzione e dal nostro SSN che tra qualche settimana e precisamente il 23 Dicembre compie 45 anni. Era il 1978 e la legge 883 Istituiva il SSN.
Ma questo diritto purtroppo negli ultimi anni è stato tradito, sono stati traditi i principi fondativi di quell’istituzione ovvero uguaglianza, equità, universalità. Bisogna unire tutte le energie disponibili per invertire la rotta ed evitare la fine del nostro SSN e del diritto dei cittadini a essere curati gratuitamente e nei tempi giusti. Noi ci proviamo a rilanciarlo da Matera, un ospedale che nasce nel 2002 e che nel 2004 viene classificato dal TDM come uno dei migliori ospedali d’Italia per prestazioni soddisfatte in termini di qualità e quantità”.
Infine Andrisani sottolinea il dibattito in programma domani all’Hotel San Domenico dalle 9 sulla radioterapia, promosso dai consiglieri Vizziello e Zullino, dal titolo “La radioterapia a Matera, verso una rete regionale con al centro il paziente oncologico” . “Un appuntamento importante su un tema molto delicato come la radioterapia che potrebbe dare lo slancio necessario al recupero del nostro nosocomio e a ridare speranza e un po’ più di serenità ai nostri concittadini, sottraendoli come accade oggi, ai lunghi ed estenuanti viaggi per curarsi”.
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