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L'ospedale Madonna delle Grazie

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MATERA – “In un anno che continuiamo a denunciare le stesse cose la situazione è addirittura peggiorata”. Così il segretario della Cgil di Matera Eustachio Nicoletti nel presentare l’iniziativa delle segreterie territoriali di Cgil, Cisl e Uil insieme a Giuseppe Bollettino e Bruno Di Cuia che per sabato prossimo hanno organizzato una catena umana davanti all’ospedale Madonna delle Grazie.

“Ci sono già 32 associazioni che hanno annunciato di aderire all’iniziativa ma contiamo che molte altre lo facciano nel corso dei prossimi giorni e speriamo che ci siano anche molti sindaci che possano dare un messaggio comune rispetto a questo tipo di situazione. Vogliamo creare una vera e propria catena umana che dimostri la partecipazione e l’importanza di un problema molto sentito e che spinga di fatto la Regione a fare qualcosa”. L’iniziativa ha infatti l’obiettivo di sollecitare investimenti, adeguamento degli organici, ripristino di servizi di un’offerta sanitaria sempre più carente.

Nicoletti, Bollettino e Di Cuia hanno denunciato le inadempienze dell’Asm e, quindi, della Regione nel «non garantire adeguatamente il diritto alla salute dei cittadini», nel non aver attivato soluzioni sulla mancanza di personale, di fronte a un calo di 714 unità su un organico previsto di 2.600 addetti. Denunciati anche i limiti di una «governance non all’altezza delle sfide e complessità dei problemi», di iniziative per abbattere le liste di attesa che costringono i cittadini all’emigrazione sanitaria e a rivolgersi alla sanità privata a pagamento.

“La situazione più grave è sicuramente quella che riguarda il personale e che si è aggravato con il passare del tempo pur essendo già una situazione molto difficile, oggi mancano 700 posti di lavoro e questo certamente non permette di rispondere alle tante esigenze. In più la disorganizzazione finisce per creare anche una certa sfiducia e quindi di conseguenza aumentare l’emigrazione sanitaria anche perché interi settori risultano di fatto in difficoltà o fortemente indebolito e non permettono più di rispondere adeguatamente alle necessità che ci sono” spiega ancora Nicoletti.

“La sanità lucana ed in particolare quella della provincia di Matera dimostrano un progressivo e inarrestabile declino tale da aver raggiunto standard al di sotto dei minimi consentiti per il servizio sanitario pubblico. La condizione di precarietà e degrado organizzativo e delle prestazioni dei servizi ai cittadini-utenti della sanità materana ed in particolare dei Presidi Ospedalieri per acuti (l’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e l’Ospedale Giovanni Paolo ll di Policoro) alimenta sempre più un diffuso e massiccio malessere nei cittadini che denunciano esperienze di malasanità”, scrivono i sindacati in un volantino che sintetizza i motivi della manifestazione.

“La situazione è fortemente critica anche negli Ospedali Distrettuali di Tinchi, Tricarico e Stigliano. Infatti, con più frequenza si manifestano comportamenti ed esternazioni emotive e irrazionali che vanno oltre i casi raccontati come i sabotaggi denunciati pubblicamente dal Direttore Generale deII’ASM di Matera, dott.ssa Sabrina Pulvirenti, e l’aggressione da parte di un parente di un paziente al dott. Tardi, Primario del reparto di Geriatria” concludono.

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