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Marika Zito in protesta davanti all'ospedale di Policoro

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POLICORO (MATERA) – Attende da due anni una banale risonanza magnetica, che per lei è un esame salvavita. Così Marika Zito, 38enne madre di due figli, da cinque anni costretta a combattere contro un tumore, ieri mattina ha protestato davanti all’ospedale di Policoro, dopo settimane di infruttuosa comunicazione con il Centro unico di prenotazioni. La risposta che si sentiva ripetere come una litania era: le liste per la risonanza sono bloccate, per la cronica carenza di medici.

Così Marika, che dal 2017 è in cura al prestigioso ospedale milanese “Besta”, con il nosocomio jonico a due passi da casa, dovrebbe recarsi a pagamento in una struttura privata, per vedersi riconosciuto il diritto ad un esame diagnostico che per lei è di vitale importanza, visto che proprio con una risonanza con contrasto fatta a Policoro, ha scoperto il suo brutto male.

Marika Zito

«Al Besta – ha detto Marika – fanno affidamento sul referto che io porto da Policoro, ma ormai sono due anni che non riesco a fare questo controllo che, per il mio male, dovrei fare ogni sei mesi». Marika ha sopportato stoicamente due anni di pandemia, l’ennesima scusa del sistema sanitario regionale e provinciale per coprire le tante e croniche inefficienze. Oggi, però, dopo un post su Facebook, ha deciso di alzare il tiro della protesta, denunciando platealmente questi gravissimi disservizi.

In mattinata, la donna policorese che si muove con l’ausilio di una sedia particolare, ha incontrato il direttore sanitario dell’ospedale di Policoro, Franco Riccardi, che le ha spiegato le ragioni di questo blocco nei servizi radiologici. A Policoro, lo ricordiamo, c’è un solo radiologo per tutti gli esami di questo servizio, un grave deficit, trattandosi di un ospedale sede di Pronto soccorso attivo. «Fino a qualche mese fa abbiamo sopperito con i medici provenienti da Potenza, in forza di una convenzione con Asp – ha spiegato Riccardi – poi loro non sono potuti venire più ed il servizio si è bloccato. In questi giorni l’attività è ripresa con un gruppo di medici, che viene periodicamente dall’ospedale di Matera. Questa soluzione, dal 1 giugno diventerà strutturale, per assorbire le prenotazioni; quindi mi sento di garantire a Marika che la sua risonanza magnetica si potrà fare già il 1 giugno».

All’incontro, oltre al giornalista Filippo Mele, era presente anche Franco Labriola, portavoce del comitato civico “#ospedaledipolicorononsitocca”, il quale ha rimarcato la gravità e cronicità di questo ed altri disservizi: «In un ospedale deputato anche alla cura delle urgenze – ha detto Labriola – è molto grave che non si possano fare esami radiologici. Prendiamo atto dell’impegno del Ds Riccardi, il quale è seriamente coinvolto nel far fronte a questo ed altri problemi; ma dobbiamo ancora una volta rimarcare che questi disservizi si trascinano da anni, con una drammatica continuità tra le gestioni politiche della sanità lucana. In questi giorni si sta parlando di Medicina territoriale, ma non si deve dimenticare che esiste anche quella specialistica e d’urgenza: se un paziente ha un’emergenza, non si può curare con la medicina territoriale. Si devono assumere i medici – ha sottolineato con forza Labriola – ma l’Asm su 248 assunzioni previste dà priorità a figure amministrative, con la previsione di ben due avvocati. Intanto all’ospedale di Policoro non si può fare una risonanza magnetica in tempi ragionevoli».

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