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MATERA – Continua il cambio repentino delle regole, mentre si è già in gioco, da parte della commissaria dell’Azienda sanitaria materana, Sabrina Pulvirenti, in scadenza di mandato il prossimo 22 settembre.
Prima la retromarcia rispetto al trattenimento in servizio del personale pensionabile, sul quale prima si è deciso di procedere, poi ai primi di agosto si è cambiato idea, consentendo a chi vuole di restare, ufficialmente per la “nobile causa” della carenza di personale (che comunque resta tutta), ufficiosamente per lasciare in servizio qualcuno che premeva per farlo.
L’andazzo delle retromarce, è proseguito anche su un capitolo delicato della gestione aziendale, ovvero gli incarichi di direzione “ad interim” nelle Unità operative complesse e semplici. Fino a pochi mesi fa, anche prima dell’insediamento della commissaria, l’azienda seguiva per questo genere di necessità una procedura abbastanza trasparente, mediante l’emissione di un Avviso interno a tutti i medici in possesso dei requisiti idonei.
Potevano presentare domanda anche i dirigenti del ruolo Tpa già titolari di incarico di Uosd o Uoc. Se entro i dieci giorni successivi rispondeva un solo medico, si procedeva a conferire l’incarico con relativo adeguamento della retribuzione, come da contratto nazionale di lavoro del comparto sanità. Se i candidati erano più di uno, allora un’apposita commissione nominata dal Commissario straordinario, presieduta dal Direttore amministrativo, e composta da due dirigenti anche esterni all’azienda, provvedeva a valutare i titoli prodotti dai candidati secondo i criteri stabiliti dal Dpr 483 del 10 dicembre 199, ed a redigere una graduatoria di merito, da trasmettere al Commissario straordinario, a cui evidentemente spettava la decisione definitiva, ma su criteri oggettivi e trasparenti. Questo, però, avrebbe rischiato di far passare avanti chi aveva titoli migliori, ma magari era “scomodo” per altre ragioni. Quindi, si è deciso di saltare tutti i passaggi intermedi, arrivando direttamente alla scelta del commissario, che potrebbe avvenire anche in base ad altri criteri.
Come potrebbe essere avvenuto (non sta certo a noi giudicarlo), per la recente nomina del direttore dell’ufficio Economato-Provveditorato, che si occupa di un settore delicato come quello di appalti e forniture. Evidentemente, si è passati da una selezione per titoli e competenze certificate e dimostrabili, a una molto più aleatoria del “prendo chi voglio io”, che in settori come quello strategico per la spesa dell’azienda, la scelta dei fornitori di servizi e appalti, ha un suo indiscutibile peso, considerando anche che la commissaria Pulvirenti è giocoforza una diretta promanazione della Giunta regionale, che le ha dato e le potrebbe toglierle l’incarico; quindi è evidente che dietro questo ennesimo cambiamento delle regole in corsa, potrebbero anche esserci direttive dei piani alti. Sta di fatto che, negli ultimi mesi, la sanità materana è una continua altalena di provvedimenti adottati e poi cambiati; per non parlare del pasticcio sulla proroga della gestione del Polo riabilitativo di Tricarico alla Fondazione Don Gnocchi.
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