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Le vaccinazioni a Matera alle tende del Qatar

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MATERA – Ancora nessuna vaccinazione per una disabile grave della città dei Sassi che prima non riusciva ad accedere alla piattaforma informatica ed oggi attende la vaccinazione domiciliare senza poterne ancora conoscere la data. E’ la storia, che avevamo già raccontato lo scorso 21 aprile, del signor Vito Lorusso che sta cercando di vaccinare la figlia, disabile grave e dunque che rientra a giusta ragione tra i fragili. Inizialmente non riusciva a entrare nella piattaforma nè a contattare il numero verde per poter effettuare la prenotazione.

Dopo l’articolo del 21 aprile scorso qualcosa è cambiato ma non abbastanza. «Mi hanno aiutato in modo tale da poter avere accesso alla piattaforma informatica così il giorno 23 aprile scorso ho provato a fare la prenotazione. Finalmente il nominativo è stato accettato ma il sistema in automatico mi ha detto che avevo diritto all’assistenza domiciliare per cui avrei ricevuto la vaccinazione direttamente a casa. Fatto sta però che da quel momento non mi è mai arrivata alcuna comunicazione, e sono passati oramai circa 10 giorni dalla prenotazione.

Tra l’altro c’era la possibilità per me di andare direttamente alle tende del Qatar con mia figlia a fare la vaccinazione, ho provato a chiedere ma mi hanno detto che senza prenotazione non era possibile e sono ancora fermo e in questa condizione paradossale mentre molti procedono con le vaccinazioni, io sono fermo pur avendone mia figlia evidentemente bisogno. Nè mi posso recare a Potenza perchè non sarei in grado di far sostenere un viaggio e uno sforzo di quel tipo».

Una situazione che rischia di diventare davvero paradossale se si pensa anche a quello che aveva dichiarato al “Quotidiano” il direttore sanitario Giuseppe Magno solo qualche giorno fa a proposito delle vaccinazioni domiciliari: «Da lunedì (cioè da ieri) si parte con una verifica sui diversabili iscritti, che realmente non possono raggiungere in autonomia i punti vaccinali.

Subito dopo, contatteremo i medici di famiglia degli aventi diritto iscritti in piattaforma, per chiedere la loro eventuale disponibilità a trattare i pazienti non deambulanti. In caso di risposta affermativa, basterà far arrivare loro la dose per procedere molto rapidamente».
Insomma la Asm sta verificando chi non si può muovere mentre chi vorrebbe muoversi non può farlo e deve aspettare i tempi della Asm.

Siamo al paradosso che un uomo che ha evidentemente diritto alla vaccinazione e che è disponibile anche a recarsi alle tende del Qatar non può o non riesce a farlo ma deve aspettare la vaccinazione domiciliare che però la Asm non sa ancora quando partirà.

Tra le storie di questa settimane questa è certamente una di quelle che colpisce perchè mette in evidenza la difficoltà di far valere un diritto che non viene in nessun modo messo in discussione. Resta il fatto che dopo quasi un mese di apertura alla vaccinazione dei fragili e dei cargiver c’è chi come il signor Lorusso e sua figlia che sono ancora in attesa.
Di poter prenotare e di conoscere una data per far valere un diritto.

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