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L’ingresso dell’ospedale di Policoro

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MATERA – «I pasti per gli ammalati sono immangiabili, molte sono le lamentele che riceviamo soprattutto dai pazienti ricoverati a Policoro».

A denunciarlo è Antonietta Tarsia di cittadinanzattiva che solleva un altro problema che i pazienti degli ospedali materani vivono con ancora maggiore disagio in queste settimane in cui il Covid ha limitato anche le visite. «I familiari non possono più andare a trovare i pazienti e quindi non possono neanche soddisfare quelle che sono le loro richieste anche attraverso dei pasti o comunque qualcosa da mangiare che gli fa piacere. In questo senso molti sono i cittadini che esprimono il loro disagio per la qualità del cibo» continua la Tarsia.

«Tra l’altro c’è anche un altro aspetto che accentua ulteriormente questa situazione e cioè che le norme Covid non consentono di poter cucinare in spazi adeguati a Policoro per cui per quanto ne sappiamo i pasti vengono cucinati a Matera, confezionati e poi trasportati a Policoro risulta sostanzialmente, a quanto ci spiegano i pazienti, davvero immangiabili».

Questo è probabilmente anche il motivo per il quale la maggior parte delle lamentele che sono arrivate a Cittadinanzattiva sono di pazienti di Policoro.

Ma c’è anche un ulteriore aspetto che va sottolineato: «la questione infatti è ben conosciuta dall’asm ed è stata più volte sottoposta all’attenzione dell’azienda sanitaria ma senza che vi sia stata alcuna soluzione nè alcun risultato con una difficoltà oggettiva che evidentemente i pazienti si trovano a dover superare già in un momento difficile».

Uno scenario quello sottolineato da Cittadinanzattiva che aumenta di fatto la situazione di generale difficoltà in cui si trovano i pazienti negli ospedali anche rispetto a quello che è il cibo che ricevono e che «non è mangiabile» secondo quelle che sono molte delle sollecitazioni avanzate all’associazione che rappresenta e difende i diritti dei cittadini utenti delle strutture lucane.

«Questa condizione non è una novità ma si tratta di discorsi ben conosciuti e che andiamo ribadendo, si trattava di una situazione che era stata già sollevata e che ora con il Covid si è ripresentata».

Una condizione che evidentemente viene con molta difficoltà sopportata dai pazienti che in determinati momenti di difficoltà richiedono probabilmente un’attenzione massima anche rispetto ai pasti che vengono loro forniti quotidianamente.

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