Il tribunale di Matera
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CONTINUA l’ottobre nero dei contagi in Basilicata. Due nuovi casi (dei 15 totali) registrati a Matera fanno temere il peggio per il rischio di eventuale diffusione del virus, trattandosi di luoghi frequentatissimi come il tribunale e il municipio. Da inizio mese sono stati 137 i nuovi contagi, e il mese ha registrato un picco di decessi, tra i 6 anziani della Rsa privata di Marsicovetere e i due uomini morti a Pisticci e Marsico Nuovo.
A causa della positività al coronavirus di un dipendente della Procura della Repubblica, per ieri e oggi il Tribunale di Matera ha sospeso tutte le udienze penali e civili: la decisione è stata presa dal presidente del Tribunale della Città dei Sassi, Giorgio Pica, «per consentire le operazioni di sanificazione e igienizzazione del Palazzo di Giustizia».
Anche il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ieri ha firmato un’ordinanza che dispone la chiusura e la sanificazione degli uffici del Comune dopo aver appreso che un dipendente è risultato positivo al coronavirus. Il dipendente è stato messo subito in quarantena insieme ai colleghi che hanno avuto un contatto ristretto con lui ed è stata disposta la chiusura di tutti gli uffici di via Aldo Moro per consentire al personale di una ditta specializzata di sanificare i locali. Oggi saranno sospese delle attività del Comune. Appresa la notizia, Bennardi ha attivato tutte le misure di sicurezza e prevenzione nel rispetto dei protocolli anti Covid, «per garantire la salute dei dipendenti e dei cittadini, invitando il personale all’uso della mascherina negli uffici ed in tutti i locali del Municipio secondo la normativa vigente».
IL BOLLETTINO
L’altro ieri sono stati processati 737 tamponi: di questi, – al netto dei 2 casi materani non ancora computati e dei 9 pubblicati dal Quotidiano già ieri – 13 sono risultati positivi (4 persone residenti a Brienza, 2 persone residenti in Puglia e lì in isolamento, 1 persona residente a Melfi, 1 persona residente ad Aliano, 2 persone residenti a Lagonegro, 1 persona residente a Tramutola, 1 persona residente a Policoro, 1 persona residente a Potenza). Sette le guarigioni (2 residenti a Policoro e 1 rispettivamente a Lavello, Tramutola, Salandra, San Severino Lucano e Moliterno) mentre sono 298 i lucani si trovano in isolamento domiciliare. 35 invece i ricoverati nelle strutture ospedaliere lucane: a Potenza 18 persone, tra cui 1 guarito in attesa di dimissioni, sono ricoverate nel reparto di Malattie infettive, 11 persone nel reparto di Pneumologia e 1 nel reparto di Medicina d’urgenza del “San Carlo”; a Matera 5 persone, tra cui una guarita in attesa di dimissioni, si trovano nel reparto di Malattie infettive del “Madonna delle Grazie’’.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 79.406 tamponi.
CRESCONO I RICOVERI
In tutta Italia intanto aumenta il ricorso ai ricoveri, e la Basilicata si colloca tra le regioni con la maggiore percentuale dei casi di coronavirus ospedalizzati, con cifre superiori rispetto alla media nazionale (7,9 contro 6,6%): delle 65.952 persone attualmente positive in Italia, 358 sono quelle nei reparti di rianimazione (+21 rispetto al girno precedente), 3.925 ricoverati con sintomi (+143) e 61.669 in isolamento domiciliare (+3.212). Il trend è confermato dalla fondazione Gimbe, che analizza negli ultimi sette giorni la crescita del rapporto tra positivi e casi testati (4% contro 3,1% della settimana precedente). La Sicilia con l’11,5% è la regione italiana con la maggiore percentuale dei casi di coronavirus ospedalizzati, una cifre nettamente superiore alla media nazionale del 6,6%, seguono la Liguria (10,4%) Lazio (9,9%), Puglia (8,9%), Piemonte (8,6%), Abruzzo (8,2%), Basilicata (7,9%).
«AIUTARE LE IMPRESE DELLE MINI-ZONE ROSSE»
«Un aiuto immediato alle piccole e medie imprese di Marsicovetere e Tramutola che stanno subendo danni diretti e continueranno a subirli sino al 13 ottobre prossimo»: per i centri in cui è scattata la mini-zona rossa, Fausto De Mare (Confcommercio), con i gruppi dirigenti che operano in Val d’Agri tra cui Antonio Sorrentino e Michele Tropiano, invoca «un programma di rilancio delle attività commerciali e di servizio dei due comuni e dell’intera Val d’Agri attraverso una campagna di promozione “Vieni a comprare in Val d’Agri”; un ulteriore sostegno ai titolari di impresa per rafforzare le misure di prevenzione e messa in sicurezza che registrano comunque già un atteggiamento responsabile e di grande attenzione da parte degli stessi titolari».
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