L'esterno dell'Hotel Old West di Ferrandina
3 minuti per la letturaFERRANDINA (MATERA) – C’è preoccupazione, disagio e molti dubbi e interrogativi tra i migranti che sono ospiti dell’hotel Old West a Ferrandina. Non ci sono parole né è possibile o facile comunicare con i migranti ma alcuni messaggi arrivano a destinazione e sono soprattutto di preoccupazione oltre che di vero e proprio disagio per una situazione che non accenna assolutamente a chiarirsi. Le voci dall’interno parlano di una situazione di preoccupazione crescente.
Sia per il vitto che non pare essere dei migliori: “non abbiamo neanche una macchina del caffè” è il messaggio che viene recapitato ma sia soprattutto per quanto riguarda le condizioni sanitarie che non hanno ancora avuto chiarimenti veri e risposte precise ma solo incertezze che continuano a scatenare dubbi nei migranti. “Perché non ci vogliono dare il test dell’Ospedale, cosa dobbiamo pensare se non ci vogliono dare il test dell’Ospedale. Ci dicono solo a parole che siamo positivi solo a parole. Noi siamo qua da 19 giorni e non abbiamo visto un dottore o qualcuno che parla con noi”.
Insomma anche e soprattutto sulla condizione sanitaria rimangono gli interrogativi: “come è possibile che abbiamo fatto il test ad Agrigento e ci hanno detto che erano tutti negativi e ne abbiamo fatti degli altri cinque giorni dopo e risultano positivi ma noi non li abbiamo visti. Ci hanno solo detto tu sei positivo e tu sei negativo e nient’altro?”. Domande e interrogativi che si rincorrono e che confermano la mancanza di chiarezza e le preoccupazioni che rischiano di far emergere ulteriormente questo tipo di preoccupazione oggi latente ma comunque diffusa tra coloro che sono chiusi all’interno della struttura in attesa che si risolva la situazione sanitaria o che si trovi una soluzione alternativa adeguata alle necessità.
A confermare questi malesseri al “Quotidiano” l’avvocato Camillo Rossi ex consigliere comunale a Ferrandina e che in via indiretta è riuscito a recuperare anche lui voci e preoccupazioni che emergono dall’interno dell’Old West e che continuano a lasciare per strada più di un interrogativo. «Quello che viene detto è che si mangiano lì dentro soprattutto delle schifezze e che quindi il cibo non è assolutamente adeguato. Ma il disagio maggiore è che nessuno gli ha mostrato niente, non sanno nulla della loro condizione sanitaria e c’è davvero da domandarsi il perché».
Ma Rossi allarga anche il discorso a quelle che sono state le prese di posizioni sulla sede cioè l’Old West che ospita questi migranti e chiama in causa direttamente il sindaco di Ferrandina Gennaro Martoccia. «In più occasioni anche attraverso delle note ufficiali è stato ribadito che quella sede non è adeguata ad ospitare queste persone ma si continua comunque a tenerle lì senza che nulla sia stato fatto. Se il sindaco è davvero convinto che quella sede non è adeguata ed allora si comporti di conseguenza, emetta l’ordinanza come può fare e la dichiari non idonea per questo tipo di funzione. Non si comprende per quale motivo tutto questo non viene fatto».
Nel frattempo le forze dell’ordine anche con una sorta di apprezzamento da parte degli ospiti per una presenza costante continuano a presidiare la struttura in continuazione davanti all’albergo a Ferrandina. E si attende che ci siano dei posti liberi per poter procedere a nuovi trasferimenti come quelli che sono stati avviati nei giorni passati con due persone che sono state trasferite al Celio a Roma. Ma di fatto oltre una quarantina rimangono gli ospiti che sono all’interno della struttura di Ferrandina di cui 16 sono i positivi.
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