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La casa di spiritualità Sant’Anna a Matera messa a disposizione dalla Curia

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MATERA – Altre cinque persone positive a Matera componenti di due diversi nuclei familiari che hanno al loro interno già un positivo. Persone che oggi sono in isolamento domiciliare ma che confermano la necessità di correre ai ripari. Si tratta infatti in pochi giorni di venti casi di persone appartenenti a pochi nuclei familiari nei quali si è trasmesso il virus. La questione da cui è nata la richiesta urgente del Comune di Matera di provvedere ad identificare una o più strutture nelle quali ospitare i positivi togliendoli dal proprio domicilio e salvaguardando in questo modo i familiari e il diffondersi del contagio anche solo limitamente ai nuclei familiari. In totale oggi sono 49 i provvedimenti di isolamento domiciliare avviati dal Comune di Matera e nella maggior parte dei casi si fa riferimento ad una diffusione avvenuta all’interno del nucleo familiare. A questo proposito lo stesso prefetto di Matera Rinaldo Argentieri intervistato ieri dal “Quotidiano” ha spiegato: «sono favorevole alla richiesta fatta dal sindaco di Matera di identificare una struttura per i positivi. Penso anche al mio caso tra la guarigione clinica e la guarigione dal virus risultando negativo sono passati diversi giorni, più di una settimana. In questo periodo i posti in Ospedale potrebbero servire per altri e poi c’è la questione dei positivi e della tutela dei familiari di cui parla anche il sindaco. Sono assolutamente favorevole alla sua proposta».

Nel corso della giornata di ieri a proposito dell’identificazione di questi luoghi protetti l ’Arcidiocesi di Matera – Irsina, «interpellata già da tempo per la messa a disposizione di una struttura fuori città idonea ad accogliere quanti hanno bisogno di fare la quarantena, non riuscendo a trovarne una idonea, mette a disposizione delle autorità locali la “Casa di spiritualità S. Anna”, ubicata in Via Lanera, 14, per ospitare persone o gruppi familiari che non possono vivere la quarantena nella propria casa, medici e operatori sanitari per i quali si rendesse necessaria la loro presenza. È una struttura dotata di una trentina di camere, tutte con bagno, per 75 posti letto complessivi. La casa, se lo si riterrà opportuno, potrà essere oggetto di un sopralluogo da parte dei responsabili della Protezione Civile, del Sindaco di Matera, Avv. Raffaello De Ruggeri, del responsabile».
Analoga disponibilità è stata data dalla direzione dell’hotel “Chiostro delle Cererie” che si è detta pronta a mettere a disposizione la sua struttura composta da 17 camere singole come comunicato dal Comune di Matera.

«Nel ringraziare, l’Arcivescovo, Monsignor Caiazzo, “per la piena disponibilità offerta dall’Arcidiocesi, e la direzione del Chiostro alle Cererie”, il Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, sottolinea che: «Le strutture vanno ad aggiungersi all’elenco fornito dal Comune di Matera in data 16 marzo 2020, alla protezione civile regionale, di luoghi che potessero rispondere ai requisiti richiesti per ospitare i contagiati da coronavirus» spiega l’Amministrazione che poi chiarisce ulteriormente «Le proposte sono ora al vaglio del Dipartimento perché il provveditorato regionale predisponga le convenzioni. Siamo in attesa di conoscere l’esito e la formalizzazione di queste azioni.

Nel nostro Paese non esistono città-stato – conclude il Sindaco – e i Comuni non possono agire in totale autonomia come qualcuno crede che si possa fare. Si sta facendo quello che si deve per tutelare la salute e l’incolumità dei cittadini».

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