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Richiami dalla Corte dei conti per il Comune di Matera dopo il rendiconto di bilancio 2022. Il Comune ha tempo fino a metà febbraio per intervenire. Osservazioni anche su recupero crediti, riscossioni tributi, debiti fuori bilancio
Sono diversi gli ambiti per i quali la Corte dei Conti regionale ha rilevato la necessità di interventi, segnalazioni di criticità, adeguamenti e superamento di irregolarità da parte del Comune di Matera con riferimento al rendiconto di bilancio 2022.
Tanto che in una sentenza del 12 dicembre scorso la Corte dei Conti chiede al Comune di Matera «di porre in essere, entro sessanta giorni dalla comunicazione del deposito della presente pronuncia, i provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarità rilevate e provveda a trasmetterli tempestivamente a questa Sezione».
Nel caso specifico la Corte dei Conti si muove nell’ambito dei suoi poteri di «accertamento da parte della Sezione Regionale di Controllo di squilibri economico-finanziari, della mancata copertura di spese, della violazione di norme finalizzate a garantire la regolarità della gestione finanziaria, o del mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto di stabilità interno, comporta per gli enti interessati l’obbligo di adottare, entro sessanta giorni i provvedimenti idonei a rimuovere le irregolarità e a ripristinare gli equilibri di bilancio».
COMUNE DI MATERA, RENDICONTO DI BILANCIO: 14 PUNTI NELLA SENTENZA DELLA CORTE DEI CONTI
Quattordici sono in totale i punti indicati nella sentenza del 12 dicembre scorso. Tra questi, evidenziata ad esempio la difficoltà di riscossione dei crediti da parte dell’ente tanto che si sottolinea la richiesta dei revisori dei conti di estendere la convenzione con l’agenzia delle entrate anche alle entrate patrimoniali. «La capacità dell’Ente di realizzare le entrate accertate costituisce il presupposto ineludibile per l’impostazione delle politiche pubbliche e che intorno alle risorse finanziarie, alla loro effettiva realizzazione e alla loro corretta utilizzazione, ruota il nuovo sistema di armonizzazione dei bilanci e delle regole di sana gestione» viene spiegato dalla Corte che chiede «di non attendere il momento immediatamente precedente alla prescrizione per il recupero dei crediti».
Riscossione tributi e debiti fuori bilancio
Altro dato su cui si è concentrata la corte dei Conti è «l’assenza del recupero diTARSU/TIA/TARES/TARI, della COSAP/TOSAP e di “altri tributi”». Il Comune di Matera nella sua interlocuzione con la Corte ricorda che il recupero dal 2023 è gestito con migliori risultati dall’Agenzia delle Entrate. Ma la Corte dei Conti ricorda come « sia dovere dell’Ente attivarsi per adottare ogni misura, organizzativa e gestionale, utile a favorire un’attività di contrasto all’evasione tributaria efficiente e ordinata. Appare, dunque, chiaro come la tenuta del bilancio sia suscettibile di subire una potenziale compromissione, considerato che la criticità rappresentata potrebbe determinare comunque una sensibile attenuazione della possibilità per l’Ente di far fronte alle proprie obbligazioni per il venir meno di entrate proprie». Per cui si invita il Comune ad un costante monitoraggio dell’andamento delle entrate.
C’è poi un richiamo ad un riconoscimento tempestivo dei debiti fuori bilancio al momento in cui la sentenza diventa esigibile e non in quello del riconoscimento del debito.
Altre osservazioni sono fatte sul fondo contenzioso e sul fondo pluriennale vincolato. Nel primo caso per la Corte non è possibile fissare una percentuale unica forfettaria per la definizione del fondo e nel secondo caso il coincidere di spese legali e risorse utilizzate per debiti fuori bilancio e nel secondo l’inserimento nel fondo dei debiti fuori bilancio sarebbe incompatibile.
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