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LA prima associazione agricola d’Italia, trattata come un garzone di bottega dall’amministrazione comunale, «con un sindaco fantasma, che fa come Ponzio Pilato».
È la dura accusa di Aldo Mattia, direttore regionale della Coldiretti, dopo gli ultimi sviluppi della vicenda che costringerà l’organizzazione a spostare altrove il mercato di “Campagna Amica”, dopo due anni di attività nel presidio di via Pasquale Vena. Colpa di un doppio senso di circolazione, deciso d’imperio dal Comune, che ha praticamente soffocato il sistema dei posteggi a disco orario, istituiti proprio per agevolare gli avventori del mercato. È una storia fatta di «una sostanziale insensibilità del Comune, all’importante valore aggiunto del mercato di Coldiretti», hanno rimarcato Mattia e il presidente provinciale Gianfranco Romano, i quali ieri hanno manifestato in una conferenza stampa, tutta la loro amarezza e delusione, che li porterà già da questa settimana a chiudere lo spazio mercato di via Vena per i prossimi 45 giorni, quando si inaugurerà la nuova sede altrove, ma sempre nella zona del centro.
«L’anno prossimo ripristineremo il Consorzio Agrario con le nostre battaglie -ha spiegato Mattia- e qui a Matera abbiamo dovuto lottare invano, scontrandoci con l’insensibilità di un sindaco e un’amministrazione completamente assenti; forse per questo, Bennardi è rimasto praticamente senza una Giunta comunale». Dall’anno dell’apertura nel 2019, con un investimento di 150mila euro, il mercato di Campagna Amica Matera ha impegnato 30 espositori da tutta la regione, 100 dipendenti, per oltre 300mila euro di ricavi. Numeri di tutto rispetto, che secondo i vertici di Coldiretti, meritavano maggiore considerazione. Nel febbraio 2020, visto l’aumento della circolazione nella zona e la necessità di parcheggi, il Comune ha stabilito il senso unico di circolazione su via Vena, seguito ad agosto da sosta con disco orario per 30 minuti. Tutto ha funzionato bene fino al 7 luglio scorso, quando un’ordinanza dirigenziale ha ripristinato il doppio senso di circolazione, cancellando i parcheggi nell’arco di 24 ore. La Coldiretti ha, quindi, fatto presente che, senza parcheggi, il mercato non poteva lavorare. Dopo una protesta è partito il confronto, scaturito in una proposta che la Coldiretti ha inviato al Comune il 30 luglio. È trascorso un mese nel silenzio assoluto, con i clienti del mercato che ogni giorno subivano multe da 70 euro della Polizia locale, «evidentemente indotta ad essere particolarmente zelante in via Vena», ha rimarcato Mattia. Il mercato si è progressivamente svuotato, mentre il 9 settembre la Giunta comunale conferiva al dirigente l’incarico di “provvedere a definire la questione”. Sono trascorse altre due settimane invano, e solo ieri, dopo il clamore mediatico, i tecnici del Comune avrebbero fatto un sopralluogo per la predisposizione di stalli ad hoc. «La stalla chiusa dopo che i buoi sono fuggiti -ha commentato Mattia- perché gli operatori hanno subìto perdite in questo periodo, e non ritengono più economicamente sostenibile la sede di via Vena, dove i clienti “scottati” non verranno più». Rincara la dose Romano: «Ci auguriamo che Bennardi riesca a ricostruire la sua Giunta con assessori più attenti e collegati al territorio -ha detto- perché noi abbiamo percepito un totale scollamento degli assessori dalla realtà cittadina».
Bennardi, con un post su Facebook: «Gli stalli orari che stiamo predisponendo -scrive- saranno utilizzabili solo per il venerdì e il sabato. Abbiamo riaperto il parcheggio in via Vena, poco distante. Credo che dobbiamo sforzarci più possibile nel cambiare qualche abitudine, e vivere la città più possibile a piedi, in modo sano e sostenibile». Facile a dirsi, più difficile a farsi con pesanti buste della spesa.
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