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Il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, ha lanciato un appello urgente per una strategia nazionale volta a porre fine alla tragica sequela di infortuni sul lavoro.


Il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, ha lanciato un appello urgente ieri a Matera, durante il Consiglio generale della Cisl Basilicata, per una strategia nazionale condivisa volta a porre fine alla tragica sequela di incidenti sul lavoro che continua a mietere vittime tra gli operai di ogni settore, dal pubblico al privato, con un’attenzione particolare al flagello dell’agricoltura, terreno fertile per sfruttamenti inaccettabili e pericolosi.

INFORTUNI SUL LAVORO: SBARRA CHIEDE IL CONFRONTO CON IL GOVERNO

Sbarra non si è limitato a esprimere preoccupazione, ma ha anche proposto azioni concrete. Ha evidenziato l’importanza di intensificare il dialogo con il governo, già avviato ma che necessita di ulteriori passi avanti, sottolineando i recenti successi ottenuti grazie alla mobilitazione sindacale. «In questi mesi, abbiamo negoziato e conquistato misure importanti: penso all’impegno che il Governo ha assicurato per rafforzare verifiche, controlli, ispezioni nei luoghi di lavoro, ad assumere 766 ispettori e tecnici della prevenzione, ad attivare la misura della patente a crediti, ad utilizzare una parte importante dell’avanzo finanziario Inail per investire sulla qualità delle imprese, sulla formazione. Queste misure vanno attuate subito».

Il segretario ha ribadito che questa strategia deve poggiare su due pilastri fondamentali: l’intensificazione delle attività sanzionatorie e repressive negli ambienti lavorativi e un investimento potente nella prevenzione, formazione e informazione. Ha puntato l’attenzione sulla formazione obbligatoria per lavoratori e datori di lavoro, ma anche nelle scuole: «dobbiamo investire – ha concluso Sbarra – sui ragazzi delle scuole dell’obbligo per parlare di salute e sicurezza».

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