Il luogo dove si è verificata la violenza a Pomarico
3 minuti per la letturaMATERA – Notte da incubo per una donna di Bernalda, sequestrata e violentata dal suo ex fidanzato, nelle campagne di Pomarico. È accaduto nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, ma la notizia è trapelata solo ieri. L’uomo, un 37enne anch’egli residente a Bernalda, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Pisticci, con le accuse di sequestro di persona e violenza sessuale.
I fatti sono stati ricostruiti dagli inquirenti, sulla base del racconto della donna e di un passante, che ha notato i movimenti concitati dei due. Pare, infatti, che l’uomo, da cui la ragazza aveva preso le distanze, giovedì notte si sia introdotto furtivamente nella sua abitazione, approfittando di una finestra lasciata aperta per il caldo. Quindi avrebbe raggiunto la donna mentre dormiva nel suo letto, e dopo averla svegliata avrebbe iniziato ad inveire contro di lei minacciandola di morte ed invitandola a seguirlo.
Con tutti i casi di femminicidio che stanno raccontando le cronache nazionali, la donna sarebbe rimasta terrorizzata per il rischio concreto che quell’uomo fuori di senno, potesse realmente ucciderla. Quindi si è lasciata portare fuori dall’abitazione, dove è stata indotta a prendere la sua auto e guidare fino alle campagne di Pomarico.
In questo frangente, li avrebbe notati un passante, a cui non è sfuggita la violenza con cui la donna veniva strattonata. Quindi, sono partiti arrivando sul posto isolato dove l’uomo aveva intenzione di portare a termine il suo folle piano: violentare quella donna, che ormai da tempo non lo voleva più nella sua vita. Così sarebbe stato, perché la donna ha denunciato la violenza sessuale.
Poi la svolta, quando il 37enne è uscito dall’auto e la donna è riuscita a mettere in moto per tentare la fuga. L’uomo, nel timore che lo denunciasse, ha tentato di fermarla mettendosi di peso sul cofano dell’auto, ma la donna presa dalla disperazione è partita ugualmente, trascinandolo per alcuni metri prima di farlo cadere dal cofano.
Quindi la folle corsa per tornare nella sua abitazione di Bernalda, dove la donna ha trovato ad attenderla una pattuglia di carabinieri, pronti a raccogliere la sua denuncia ed a soccorrerla. Il passante, che aveva notato quegli strani e violenti movimenti, aveva allertato i militari. Nel frattempo, l’uomo rimasto solo in mezzo alla campagna di Pomarico, ha raggiunto la strada rotabile più vicina, chiedendo un passaggio per rientrare anche lui a casa, come se nulla fosse.
Anche lui è stato presto raggiunto dai carabinieri, che lo hanno prima accompagnato all’ospedale di Policoro, dove è stato medicato per le escoriazioni riportate nel trascinamento dell’auto, poi portato nel carcere di Matera, dove si trova recluso a disposizione dell’autorità giudiziaria con le accuse pesanti di sequestro di persona e violenza sessuale.
La donna, invece, è stata medicata all’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, dove i sanitari hanno potuto constatare e refertare anche la violenza subìta. Una notte da incubo, insomma, che avrebbe potuto avere anche un epilogo peggiore, se la donna non avesse avuto la prontezza di scappare con l’auto, senza temere per le sorti di quel suo ex, saltato sul cofano per l’ennesimo tentativo di intimidirla.
Ormai i casi di violenza e femminicidio sono divenuti cronaca quotidiana, di sicuro le indagini dovranno chiarire cosa sia avvenuto nei dettagli in questa coppia, ma nella maggior parte dei casi il motore di tutto è la gelosia, che scaturisce dall’idea malsana di non voler perdere il controllo di una donna, che non li ama più. Sentimenti che fanno perdere il senno a tanti uomini, scatenando in loro gli istinti più pericolosi ed autodistruttivi, oltre che omicidiari.
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