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MARCONIA DI PISTICCI (MATERA) – Ucciso a 91 anni da nove coltellate e un violentissimo colpo di bastone alla testa. Così è stato ritrovato martedì sera Carlantonio Lopatriello, riverso in una pozza di sangue, nella sua abitazione, una villetta monofamiliare in via San Giovanni Bosco, alla periferia dell’abitato di Marconia di Pisticci (LEGGI LA NOTIZIA).

È un omicidio efferato, commesso probabilmente in un impeto di rabbia, da qualcuno che conosceva la vittima, perchè su porta e finestre non c’è alcun segno di effrazione. Lopatriello viveva solo, ma era accudito da alcuni parenti; e proprio una nipote lo ha trovato lanciando l’allarme, dopo avergli fatto ripetute telefonate a vuoto. Sul posto è arrivata immediatamente la Scientifica, che ha cristallizzato ed isolato la scena del delitto, mentre i colleghi della Squadra Mobile di Matera e del Commissariato di Pisticci, avviavano le indagini ambientali e testimoniali.

In queste ore si sta scavando soprattutto nell’ambito familiare dell’anziano, che dopo la separazione aveva perso la moglie da qualche anno e un figlio, ucciso da un infarto a soli 51 anni. Molto significativa è l’assenza di effrazione, con la porta d’ingresso e le finestre della villetta praticamente intatte. Un segno che Lopatriello, pisticcese doc, ha aperto al suo assassino, forse perchè lo conosceva bene. Si tende ad escludere la pista legata a qualche truffa o a una rapina, perchè dai primi riscontri sembrerebbe non manchi nulla dalla casa. È stato trovato in camera da letto.

Inquieta l’accanimento dell’assassino sul corpo presumibilmente debole ed indifeso di un 91enne, colpito da ben nove fendenti e probabilmente già morto dopo le prime due tre coltellate. Non si sa se il colpo alla testa, violentissimo ed inferto probabilmente da un grosso bastone, sia antecedente o successivo alle coltellate. È molto probabile che si tratti di un delitto d’impeto, ovvero che la mano omicida abbia agito alla cieca, mossa da una rabbia che al momento non troverebbe spiegazioni ragionevoli, ma solo plausibili ipotesi.

È probabile, infatti, che l’uomo non sia stato ucciso dalla bastonata, o comunque dal colpo violento alla testa, quindi l’assassino potrebbe aver preso d’impeto un coltello, forse dalla stessa cucina della vittima, per colpirlo e finirlo con la certezza di lasciarlo senza vita.

Fondamentale sarà il riscontro della Scientifica, che ha raccolto diverse tracce significative sul luogo del delitto, ovvero impronte e segni di scarpe, che potrebbero intanto dare una prima indicazione sul sesso dell’omicida, ovvero se si tratti di un uomo o una donna.

Riscontri che già nelle prossime ore potrebbero orientare in modo più preciso le indagini, soprattutto se incrociati con le testimonianze dei parenti, già raccolte ieri nel Commissariato di Pisticci. Lopatriello viveva sostanzialmente da solo, ma qualcuno della famiglia lo accudiva; anche perchè usciva davvero poco e non era autonomo negli spostamenti.

Tra le piste investigative c’è anche qualche dissapore in famiglia per motivi di eredità, perchè pare che l’uomo avesse qualche predilezione sgradita a qualcuno della famiglia. Tutte ipotesi al vaglio degli inquirenti, come pure quella di discussioni e qualche scaramuccia di troppo con i vicini, legate all’età avanzata di Lopatriello, che avrebbe marcato le sue già complicate inclinazioni caratteriali.

Improbabile che qualche telecamera privata delle abitazioni vicine, possa aver ripreso qualche movimento significativo. L’omicidio si è consumato probabilmente tra le 19 e le 20, ma sarà l’autopsia, disposta sulla salma dalla pm Annunziata Cazzetta, a determinare l’ora esatta del decesso. Quindi si procederà, come di routine, a monitorare i movimenti nelle celle telefoniche della zona di chi, componente della famiglia dell’uomo, in quella fascia oraria si trovava vicino la casa.

Le armi del delitto (probabile bastone e coltello) non sono state trovate, ed anche questo potrebbe fornire ulteriori elementi, perché spesso chi utilizza un coltello per sferrare nove fendenti può a sua volta ferirsi alle mani. Difficile immaginare che il povero 91enne sia riuscito in qualche modo a resistere all’attacco omicida. Al momento non ci sarebbe un singolo sospettato, ma le indagini si muoverebbero in una cerchia ristretta. Le prossime 24 ore potrebbero essere determinanti.

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