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Negozi chiusi, stop alle prenotazioni nei locali e gazebo da smantellare in poche ore: il danno del G7 a Matera. Commercianti e residenti si ribellano: “Scarsa organizzazione”.


Centro storico di Matera in zona rossa per due giorni, un week end intero che in questi periodi garantisce un pienone a cui gli operatori economici della città dovranno rinunciare chiudendo i negozi mentre i residenti saranno costretti a vedersi limitati in casa o poco più a causa del G7. Non piace affatto ad associazioni di categoria e residenti l’ultima ordinanza voluta da Ministero e Prefettura ed emanata dal Comune che di fatto chiude tutto tranne farmacia e tabacchi per gran parte del 5 e 6 ottobre.

MISURE NECESSARIE? SI POTEVA FARE PER TEMPO

«Alcune situazioni ci hanno destabilizzato e non ci spieghiamo come si sia potuti arrivare a questo punto, se si dovevano prendere queste misure si poteva farlo per tempo» spiega il direttore di Confesercenti Pasquale Di Pede, «il telefono da questa mattina continua a squillare e stentiamo a star dietro alle diverse lamentale. Abbiamo vissuto non la migliore estate e adesso, in questi mesi, che le imprese finalmente riescono a lavorare anche in prospettiva di mesi meno floridi arrivano queste situazioni.
C’era già il palliativo di un’attività aperta senza possibilità di turisti che potessero raggiungerla, ora hanno tolto anche le prenotazioni. So di un associato con 30 persone prenotate in arrivo dal Nord Europa che hanno dovuto andare altrove. Il livello di nervosismo che registriamo e in forte ascesa. Il G7 un danno più che una vetrina? Se devo stare alle reazioni di queste ore direi proprio di sì e anche le richieste di ristoro vanno in questa direzione».

NEGOZI CHIUSI PER IL G7 A MATERA : SI RINUNCIA A UN INTERO WEEKEND

Sulla stessa lunghezza d’onda Leo Montemurro presidente di Cna: «potevano dire per tempo cosa intendevano fare. Mica è semplice provvedere in poche ore a smantellare i dehors magari tutti insieme. Come minimo si subisce un aumento dei costi. Ancora una volta siamo di fronte ad una mancanza di programmazione che rende questo tipo di eventi non un valore aggiunto ma un problema se si pensa che ci sono attività commerciali che in questi giorni stavano lavorando bene e che dovranno rinunciare non a tre giorni di inizio settimana ma ad un intero week end. Da residente di piazza Duomo come la vedo? Direi che le cose non vanno meglio, le difficoltà sono evidenti e i condizionamenti per qualsiasi cosa anche».

LA LETTERA AL SINDACO

Il direttore di Confcommercio Ventrella raggiunto dal Quotidiano telefonicamente spiega il contenuto di una missiva inviata al sindaco in cui è scritto «ci vediamo costretti ad esternare l’estremo disagio che la città, ed in particolare le attività commerciali e i pubblici esercizi presenti nel centro storico e nei Rioni Sassi, si trovano costretti a vivere.
Il susseguirsi di Ordinanze a pochissimi giorni dall’evento, relativi alla chiusura di strade, alla rimozione di arredi e alla chiusura delle attività, ha creato gravi problematiche logistiche, dati gli strettissimi tempi in cui attivare la rimozione degli arredi, e purtroppo anche economiche, non permettendo lo svolgersi della propria attività per un intero fine settimana, e non potendo assolvere ad impegni e prenotazioni già prese». Auspicando in conclusione forme di ristoro per i sacrifici che toccheranno alle attività economiche.

L’ASSESSORE SMORZA GLI ANIMI: NEGOZI CHIUSI MA MATERA IN VETRINA MONDIALE PER LA PORTATA DI UN EVENTO COME IL G7

A smorzare gli animi e la preoccupazione prova il neo assessore al turismo Salvatore anche se l’impresa visto l’umore di queste ore appare titanica.
«L’attenzione richiesta da alcuni operatori del settore dell’accoglienza nella città di Matera, è la condizione principale su cui si è fondata la scelta per l’organizzazione di eventi della portata del G20 e G7» scrive Salvatore.
«Possiamo affermare con certezza che se Matera potrà ospitare ancora una volta i grandi della Terra – prosegue l’assessore – non è solo per la sua storia, ma anche grazie alla qualità della sua offerta turistica e culturale.

I disagi temporanei che questo tipo di eventi comportano nella regolare vita della città, troveranno il giusto ristoro nella vetrina mondiale in cui Matera sarà inevitabilmente esposta nelle prossime settimane, che possiamo paragonare a milioni di euro investiti in pubblicità su tv nazionali e internazionali, oltre che testate giornalistiche nazionali e mondiali. Il continuo sviluppo del turismo materano -riamarca Salvatore- non deve trovare riscontro in semplici richieste di ristoro per presunti danni al proprio fatturato, ma nella collaborazione virtuosa di tutti, unita alla condivisione delle politiche di sviluppo turistico. E’ questo il modo corretto di garantire a tutti la sostenibilità delle iniziative, che incidono positivamente su Matera».

«Sui tempi delle ordinanze restrittive -conclude Salvatore- è necessario precisare che le disposizioni sindacali sono state tempestive rispetto alle comunicazioni dell’apparato di sicurezza (questura e prefettura), quindi non si è agito all’ultimo momento come potrebbe sembrare».

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