I rifiuti lasciati nei rioni Sassi
2 minuti per la letturaMATERA – Una realtà complessa tra ordine pubblico, abusivismo, sicurezza, difesa del patrimonio pubblico e di un bene patrimonio dell’Umanità. La questione Sassi, inciviltà, vandalismo è tutto queste cose insieme e continua ad esplodere periodicamente in diverse aree della città fino a divenire sostanzialmente ingestibile come si è visto nello scorso fine settimana in via Rosario dove la sosta di un numero spropositato di giovani, ben oltre quanto consentito dalle norme Covid e un comportamento molto lontano dalla civiltà ha lasciato in giro resti di tutti i tipo soprattutto a base di alcol rendendo i Sassi una sorta di vera e propria terra di nessuno.
«La questione è già stata posta dal sindaco in un precedente comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica» spiega al “Quotidiano” l’assessore alla Polizia Locale Raffaele Tantone, «cercheremo di intervenire con una maggiore presenza che sarà anche garantita dal punto di Polizia locale che sarà aperto nei Sassi e che consentirà di avere una presenza della polizia locale all’interno degli antichi rioni, i controlli congiunti decisi nelle settimane passate hanno dato finora dei frutti anche se rimangono alcune situazioni che vanno controllate e monitorate con attenzione. Da parte nostra aumenteremo anche l’orario fino a mezzanotte per la presenza della Polizia Locale in modo da garantire un controllo ancora più assiduo».
Ma la questione Sassi è molto più ampia: «ci stiamo muovendo su diversi piani per risolvere le varie questioni» spiega l’assessore ai Sassi Tiziana D’Oppido, «mi auguro di sbloccare al più presto la disponibilità delle case della cosiddetta 179, stiamo lavorando su una questione che si trascina da tempo così come abbiamo in grande attenzione per sbloccare anche la questione riguardante l’abusivismo nei Sassi in particolare in aree come il quartiere degli artieri. Situazioni che ho verificato direttamente e che stiamo monitorando consapevoli di ciò che rappresentano i Sassi e di come sia necessario intervenire su più fronti».
Sulla situazione al quartiere degli artieri negli antichi rioni non nasconde preoccupazione, mista a fiducia, anche il presidente di Cna Leo Montemurro che ha avuto in gestione i locali: «la situazione esistente rischia purtroppo di inficiare il progetto che avevamo presentato e volevamo portare avanti. Una situazione non isolata che richiederà uno sforzo sovraumano per poter evitare che il progetto naufraghi completamente».
L’allarme dunque sul futuro dei Sassi suona su più piani e richiede più livelli di intervento come anche la necessità di aumentare alcuni servizi come ad esempio la pubblica illuminazione che possono rendere quelle aree più sicure e allontanare vandali e incivili.
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