Giuseppe Capoccia
2 minuti per la letturaCi sarà un magistrato non lucano a capo della procura di Matera: i pm lucani Basentini e Cazzetta hanno ritirato la domanda
POTENZA – Resterà alla guida di un magistrato non lucano la procura della Repubblica di Matera. E’ questo l’esito, preliminare, della corsa per l’incarico vacante da fine settembre dell’anno scorso, in seguito al congedo per raggiunti limiti d’età del tarantino Pietro Argentino.
Nei giorni scorsi, infatti, hanno ritirato la domanda per il posto tutti e due i magistrati lucani che si erano fatti avanti: la pm materana, Annunziata Cazzetta, che è anche l’attuale procuratrice facente funzioni; e l’ex procuratore aggiunto di Potenza Francesco Basentini, attualmente in servizio come semplice pm, a Roma, dopo la parentesi alla guida del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero della giustizia.
A contendersi la nomina, che è di competenza del Consiglio superiore della Magistratura, restano diversi magistrati delle regioni limitrofe.
Al rientro dalle vacanze estive, ad ogni modo, è probabile la commissione competente per gli incarichi direttivi restringa la scelta ai candidati con i titoli più importanti, ovvero incarichi direttivi e semi direttivi già alle spalle.
Tra questi il favorito sembrerebbe l’attuale procuratore capo di Crotone, Giuseppe Capoccia, che nel curriculum vanta anche un’esperienza pesante come vice capo dell’ufficio legislativo di un ministero, tra il 2009 e il 2010. E non un ministero qualunque, a ben vedere. Bensì proprio quel ministero della Gioventù che venne istituito dall’allora premier Silvio Berlusconi a misura dell’allora astro nascente della destra italiana, e attuale presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni.
Un altro nome “caldo” per la guida della procura di Matera, poi, è quello dell’attuale procuratore aggiunto di Bari, Alessio Coccioli.
Tra le esperienze del 62enne Capoccia ci sono gli 8 anni trascorsi nella sua Lecce (dal ’98 al 2003) a indagare sulla Sacra corona unita per la Direzione distrettuale antimafia del capoluogo salentino.
Prima dell’incarico al ministero della Gioventù, inoltre, ha prestato servizio al ministero della Giustizia come addetto all’ufficio legislativo e successivamente quale direttore dell’ufficio studi dell’amministrazione penitenziaria.
Nel 2015, infine, l’approdo da procuratore capo a Crotone, dove di recente si è trovato a coordinare le indagini sulle responsabilità per la strage di migranti avvenuta sugli scogli davanti la cittadina di Cutro, a fine febbraio.
Durante la sua permanenza in Calabria, Capoccia era stato destinatario anche di un procedimento disciplinare, poi annullato dalla Corte di cassazione.
A dicembre dell’anno scorso, quindi, era arrivata la conferma nell’incarico con 11 voti a favore all’interno del plenum del Csm e 8 voti contrari.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA